AGGRESSIONE IN CAMPO
I fatti risalgono a lunedì scorso. Andrea (il nome è di fantasia) si stava allenando in campo quando è stato affrontato da Luca (anche in questo caso il nome non è reale): la sua sola colpa è stata quella di essersi smarcato dall'avversario. «Adesso mi hai stufato, ti do un calcio e ti faccio veramente male», gli ha detto il baby-bullo. Andrea, però, non si scompone. «Non riesce a sentire tutte le parole che le persone pronunciano: per questo lo abbiamo operato e oggi ha due impianti che intervengono, migliorandolo, sul suo udito spiega il papà Ma capisce benissimo il linguaggio del corpo e, per questo, ha deciso di allontanarsi subito da quella che era una potenziale minaccia». Così si sposta di pochi metri e inizia, con un amico, a sfogliare delle figurine. «Luca, però, non si è rassegnato continua il padre del piccolo ha seguito mio figlio e lo ha colpito al volto con una testata». Ad assistere alla scena c'è anche uno dei 20 Mister che lavorano nella struttura, nella quale si allenano 350 bambini dai 5 ai 12 anni, oltre ad un centinaio di agonisti. Andrea è stato subito portato al pronto soccorso e qui gli è stata data una prognosi di 12 giorni: «Ha un trauma nasale con frattura ma i medici ci hanno detto che non lo possono operare adesso perché è troppo piccolo». «Mio figlio è rimasto profondamente traumatizzato si sfoga Fabio ma anche l'amichetto che stava con lui: quando in televisione hanno trasmesso, pochi giorni dopo, le immagini della testata che Spada ha dato al giornalista, ha commentato che era esattamente ciò che era successo al piccolo compagno di gioco».
La scuola presieduta da Riccardo Totti (fratello di Francesco) ha anche introdotto da tempo il progetto Diamo un calcio alla disabilità, che ha consentito di far giocare trenta bambini con disabilità: «Siamo all'avanguardia in questo senso fanno notare dalla dirigenza e l'espulsione dopo un fatto del genere ci è sembrata assolutamente in linea con i nostri principi».