Non è un record di cui andare fieri. Anzi, getta una luce ancora più sinistra sulla situazione delle strade nella Capitale. Strade pericolose, tra buche in successione, strisce stinte o scomparse del tutto, alberi mai potati da anni che si allungano fino a coprire le luci dei semafori. E così, dal primo gennaio al primo settembre 2018, oltre 10mila romani sono finiti al pronto soccorso con una frattura rimediata in un incidente stradale: +11% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
GINOCCHIA E BACINI
Ginocchia, femori, avambracci e bacini. La casistica è varia, ma è il dato finale, nel suo complesso, ad allarmare: oltre 1.200 accessi in più nei reparti d’emergenza rispetto al 2017. Questo dicono i bollettini degli ospedali dell’Urbe. I pronto soccorso che hanno accolto più pazienti con fratture sono quelli del policlinico Umberto I, del San Camillo, del San Giovanni, del policlinico Gemelli, ma anche del Pertini, del Casilino, del CTO e del Santo Spirito. Circa il 20% delle fratture, a Roma, è causato dagli incidenti stradali. Un numero in continua crescita, un migliaio di pazienti in più all’anno dal 2016. Se il trend, come purtroppo pare probabile, si confermerà, a fine dicembre si dovrebbe tagliare lo sciagurato traguardo di 14mila fratture l’anno tra tamponamenti, investimenti, scivoloni per le buche e sui marciapiedi malconci.
FLOP MANUTENZIONE
Roma, buche e strade a rischio, record infortuni nel 2018: 10mila al pronto soccorso

di Lorenzo De Cicco
3 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Ottobre 2018, 07:40
- Ultimo aggiornamento: 08:59
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