Roma, bambino con appendicite bloccato nel traffico: vigile fuori servizio scorta l'auto e lo salva

Roma, bambino con appendicite bloccato nel traffico: vigile fuori servizio scorta l'auto e lo salva
di Michele Galvani
2 Minuti di Lettura
Martedì 11 Luglio 2017, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 13:55

Un papà intrappolato nel traffico, il figlio sul sedile posteriore abbracciato alla mamma che si contorce dal dolore per un'appendicite acuta. E un vigile fuori servizio che decide di scortare la macchina e portare il piccolo all'ospedale per un intervento che gli salverà la vita. È una storia di cuore e paura quella accaduta pochi giorni fa tra via Tuscolana e il Gianicolo. Un tratto lungo della Capitale, in un normale pomeriggio di lavoro, che può trasformarsi in un tunnel senza via d'uscita. Ma sulla strada di Andrea (nome di fantasia), 7 anni, quel giorno ha deciso di palesarsi una specie di angelo custode. Paolo D'Amore, vigile addetto alla viabilità del comando del XIII gruppo che casualmente passava di lì. Quella macchina che suonava e cercava a zig zag di farsi largo, non lo convinceva. Così, si è affiancato e dopo aver saputo dal padre quello che stava accadendo non ha avuto dubbi. Il vigile ha preso la paletta di segnalazione che aveva con sé e si è fatto largo tra le auto in coda, creando lo spazio alla macchina del papà che lo ha seguito in mezzo al caos.

I COLLEGHI
Nel frattempo, D'Amore ha chiamato la sede centrale di via della Greca per farsi mettere a disposizione un'auto di servizio per agevolare il cammino verso il Bambino Gesù. Il padre di Andrea infatti, veniva da Zagarolo con la moglie ed era già stato al Pertini per far vedere il figlio. Ma lì, non avendo pediatria, gli avevano consigliato di recarsi al più vicino ospedale di Tor Vergata.

CONTROMANO
A quel punto invece - non conoscendo bene le distanze di Roma - aveva optato per il Bambino Gesù, tornando indietro e finendo nell'imbuto di lamiera di via Tuscolana (erano circa le 19.30). «Quando ho scoperto che il bambino stava male - racconta D'Amore - ho valutato il fatto che con quel traffico non sarebbe mai arrivato a destinazione in tempi ragionevoli. Con grande difficoltà abbiamo attraversato la zona di San Giovanni, Amba Aradam e perfino Caracalla contromano. Al Circo Massimo siamo stati agganciati dalla pattuglia che ci ha portati in maggiore sicurezza al Bambino Gesù». Lì il piccolo è stato subito ricoverato ed operato d'urgenza. «Per fortuna tutto si è concluso per il meglio. E' stato compiuto un piccolo miracolo di cui andrò sempre fiero: spero che il sindaco Raggi lo venga a sapere, credo che qualsiasi collega al mio posto avrebbe fatto lo stesso», conclude. «Il gesto di D'Amore merita di essere evidenziato - spiega Enrico Cavallari, il consigliere del Municipio venuto a conoscenza della storia - perché racconta il cuore grande dei dipendenti pubblici».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA