Tutto era partito lo scorso giugno, quando la cittadina romena, costretta ad abitare nell'insediamento abusivo, aveva confidato ai carabinieri lo stato d'angoscia e di terrore in cui si trovava per colpa dell'uomo.
I militari hanno appreso anche di atti sessuali pretesi dal cittadino iraniano, sicuro del silenzio della donna, terrorizzata da minacce e da percosse tali da procurarle ripetute lesioni. Dai racconti della giovane è inoltre emerso che l'uomo non incuteva timore solo a lei, ma a tutti gli occupanti del campo. L'arrestato è stato condotto dai carabinieri a Regina Coeli. La vittima delle violenze, madre di due bambine, sarà affidata ad un centro anti violenza.
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