Le indagini hanno avuto inizio a seguito di una violenta aggressione da parte di M.V. ai danni di un 53enne, che aveva riportato serie lesioni alla testa provocate con un corpo contundente, con conseguente perdita di conoscenza.
Approfittando delle condizioni dell’uomo, M.V.
aveva sottratto una costosa auto dal concessionario. Il mezzo era stato poi “ripulito” dei dispositivi antifurto e imbarcato su una nave diretta in Spagna, in modo tale da farne perdere le tracce. Le indagini hano dimostrato il coinvolgimento nella vicenda anche dell’altro destinatario dell’ordinanza, già collaboratore della vittima, che si era adoperato per effettuare un falso passaggio di proprietà del mezzo. Per M.V., finito a Regina Coeli, il reato contestato è quello di rapina e lesioni personali gravi, mentre per il complice quello di favoreggiamento reale e personale.
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