Roma, aggiornano i profili social e vengono rintracciati: arrestata coppia di narcotrafficanti

Roma, aggiornano i profili social e vengono rintracciati: arrestata coppia di narcotrafficanti
di Michela Allegri
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Venerdì 28 Luglio 2017, 22:37 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 17:29
Erano riusciti a sparire nel nulla per più di cinque anni, mentre la loro fedina penale era appesantita da un'ordinanza d'arresto per narcotraffico, emessa dal gip di Roma nel 2011, e da due condanne a 18 e 10 anni di reclusione. A tradirli, sono stati gli aggiornamenti pubblicati sui profili Facebook e Twitter. Monitorando i social network, infatti, i finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno individuato Fabio Albini e Gloria Teresa Torres Aponte, marito e moglie, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Si nascondevano in Colombia, a Bogotà. Sono stati arrestati nel 2016 e stamattina sono stati estradati a Roma. Ad attenderli all'aeroporto di Fiumicino, c'erano i militari delle Fiamme Gialle e il personale della Polizia di frontiera.

I due erano stati fermati dall'Interpol nel luglio 2016, in Colombia, nell'ambito di un'operazione coordinata con i militari del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Roma. La Direzione distrettuale antimafia capitolina aveva chiesto l'arresto dei coniugi tramite rogatoria internazionale. Gli inquirenti li tenevano d'occhio da anni. L'inchiesta a loro carico era scattata nel 2008, con le dichiarazioni di due dipendenti di una ditta incaricata della riconsegna dei bagagli presso l’aeroporto di Fiumicino. I "pentiti" erano finiti in manette dopo essere stati trovati in possesso di una valigia che conteneva 11 chili di cocaina. Dalle indagini era emersa l'esistenza di due organizzazioni criminali distinte, entrambe dedite all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacente e attive nelle piazze di spaccio della Capitale. La più agguerrita era quella diretta da Albini e dalla moglie: insieme a quattro complici avevano organizzato un giro di narcotraffico che partiva dal Sudamerica e approdava a Roma. In aeroporto riuscivano a eludere i controlli nascondendo la droga nel doppiofondo dei carrelli portavivande imbarcati sui voli provenienti da Caracas.

Nel 2009, tre membri del gruppo erano finiti in manette per sequestro di persona a scopo di estorsione: avevano rapito e minacciato un colombiano che aveva fatto da intermediario per la vendita della droga. Albini e la Torres, invece, sembravano impossibili da rintracciare. Nell’aprile del 2015, è arrivata la svolta nelle indagini: i coniugi, che nel frattempo erano stati condannati a 18 e 10 anni di carcere, avevano aggiornato i profili Facebook e Twitter. Così, gli inquirenti hanno scoperto che erano fuggiti a Bogotà. Vivevano come nababbi: guidavano auto di lusso, organizzavano feste e battute di pesca. Lo scorso anno, per la coppia sono scattate le manette. Oggi, marito e moglie sono stati estradati in Italia.
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