Roma, 007 arrestati nella capitale: chiesto il processo per l'agente russo accusato di spionaggio

Roma, 007 arrestati nella capitale: chiesto il processo per l'agente russo accusato di spionaggio
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Lunedì 10 Settembre 2018, 18:22
Fu arrestato il 21 maggio del 2016 a Roma mentre cercava di ottenere documenti riservati della Nato da un agente dei servizi segreti portoghese, pure lui arrestato. Per questo uno 007 russo rischia di finire sotto processo a Roma per l'accusa di tentativo di rivelazione di notizia di cui sia stata vietata la divulgazione. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Sergey Nicolaevich Pozdnyakov (espulso dall'Italia nel luglio di due anni fa). L'udienza davanti al gup è stata fissata per il prossimo 18 settembre.

Nel capo di imputazione il pm Francesco Dall'Olio scrive che l'agente russo «appartenente allo Svr, servizio esterno della Federazione russa», e Frederico Manuel Carvalhao Gil, appartenente ai servizi di informazione della Repubblica del Portogallo - che verrà giudicato dall'autorità giudiziaria del suo Paese-, «a scopo di spionaggio politico e militare, dopo essersi accordati per la cessione di notizie e documenti della Nato di cui è vietata la divulgazione» si sono incontrati all'interno di un ristornate nella zona di Trastevere, dove l'agente russo ha consegnato al «collega» 10 mila euro in cambio della rivelazione della notizia.
I due, però, vennero arrestati dalla polizia in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Gli agenti segreti, secondo l'accusa, hanno compiuto «atti idonei diretti in modo non equivoco - è detto nell'atto di chiusura delle indagini - a rivelare (Carvalhao) ed ottenere (Pozdnyakov), notizie di cui l'autorità competente aveva vietato la divulgazione, non riuscendo nell'intento» per l'intervento degli agenti della Digos che «materialmente impediva lo scambio dei documenti classificati».
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