Roma, assalti a banche, farmacie e autogrill, preso il rapinatore seriale: in un anno 15 rapine a mano armata

Roma, assalti a banche, farmacie e autogrill, preso il rapinatore seriale: in un anno 15 rapine a mano armata
di Elena Panarella
2 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Maggio 2017, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 09:09

Banche, farmacie e autogrill: questi gli “obiettivi” di un 53enne arrestato dalla polizia. Originario di Caserta, l’uomo è ritenuto responsabile di almeno 15 rapine a mano armata commesse negli ultimi 12 mesi a Roma. Appio, Tor di Quinto, Parioli, Settecamini, Capannelle, Torre Maura, Tivoli: tanti i quartieri dove l’uomo ha lasciato il segno. Bottino complessivo circa 50.000 euro. Le indagini, portate avanti dagli agenti del commissariato San Giovanni, si sono concluse ieri con la notifica dell’Ordinanza di Custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, al termine di una scrupolosa attività investigativa, che ha permesso di ricostruire il percorso criminale dell’arrestato che, in più circostanze, ha utilizzato gli stessi abiti, la stessa pistola, e il medesimo “modus operandi” per compiere le rapine.
Ad inchiodarlo: le immagini di video-sorveglianza di alcuni esercizi commerciali rapinati, e il riconoscimento da parte di alcune persone, dipendenti dei negozi, dirette vittime dell’uomo. L’evento criminoso decisivo per la sua cattura è stato l’ultimo colpo, effettuato il 10 maggio scorso ai danni dell’autogrill “Casilina Esterna“ sul Gra, già colpito dall’uomo vittima in un’altra precedente rapina avvenuta a gennaio.


Dalle descrizioni fornite dalle vittime è risultato essere la stessa persona. E anche in questo caso, medesima “tecnica” e medesima fisionomia dell’autore in diverse altre rapine, sulle quali i poliziotti stavano indagando. Dai successivi riscontri, S.S., queste le iniziali, peraltro incensurato, è stato rintracciato nei pressi della sua abitazione; al momento del controllo si trovava a bordo della sua autovettura, dove gli agenti hanno trovato una pistola, una colt semi-automatica ed un cappellino di lana, più volte utilizzato nelle rapine. Nella sua abitazione inoltre, ben nascosta dietro il forno della cucina, gli investigatori hanno trovato un’altra pistola, una beretta. Trasferito in carcere, ora dovrà rispondere del reato di rapina aggravata. Gli investigatori proseguono nelle indagini essendo possibile che l’uomo si sia reso responsabile anche di rapine in altre località italiane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA