Incendio Salaria, corsa per evitare il caos rifiuti a Natale. Raggi: «L'Italia ci aiuti»

Incendio Salaria, corsa per evitare il caos rifiuti a Natale. Raggi: «L'Italia ci aiuti»
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Martedì 11 Dicembre 2018, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 20:11

Torna minaccioso lo spettro dell'emergenza rifiuti a Roma. L'incendio che è divampato nell'impianto di trattamento meccanico biologico di via Salaria, rendendolo inutilizzabile ha creato un problema, molto concreto, alla città: dove smaltire le centinaia di tonnellate di immondizia che proprio lì ogni giorno venivano trattate. Nell'immediato, ovvero per i prossimi giorni, l'Ama sa già dove redistribuire i materiali in più: negli impianti cittadini e regionali dove già normalmente conferisce.
 


Per le prossime settimane si lavora ad una soluzione ponte più stabile, sempre all'interno dei confini regionali. Mentre in prospettiva, scende in campo il Governo, con il ministro Sergio Costa che fa «appello a tutte le Regioni» affinché sotto Natale siano 'generosè, perché temporaneamente «800 tonnellate al giorno di rifiuti di Roma devono trovare ospitalità altrove». Oggi intanto diversi camion carichi di immondizia vengono dirottati nel secondo impianto di proprietà Ama, Rocca Cencia, di fronte al quale nel pomeriggio si creano file, con attese superiori all'ordinario.

A preoccupare, in primis la sindaca Virginia Raggi, è il periodo natalizio, in cui di norma la produzione di rifiuti raggiunge il picco, nella Città Eterna tra maggiori consumi e turisti: «Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione», afferma la prima cittadina. Che oggi, però, non è rimasta sola ad affrontare la delicatissima e imprevedibile situazione: accanto a lei, oltre al ministro Costa, ha trovato l'assessore ai Rifiuti del Lazio Massimiliano Valeriani e il prefetto di Roma Paola Basilone.

Tutti uniti e allo stesso tavolo - per una volta superando anche le divergenze politiche - con l'obiettivo di fronteggiare un'emergenza che fa paura: il Natale con la Capitale invasa dai rifiuti. Anche perché già negli ultimi giorni, ben prima del rogo, in diverse aree della città si sono riaffacciate situazioni critiche con sacchetti per strada. Episodi «a macchia di leopardo» causati «da problemi tecnici circoscritti», aveva spiegato l'azienda annunciando pulizie extra. Le prime indicazioni per arginare l'emergenza emergono dal primo tavolo tecnico inter-istituzionale, che si riunisce nel pomeriggio: la Regione sta chiedendo ai diversi operatori del Lazio, la disponibilità ad accogliere ulteriori quantitativi di rifiuti provenienti da Roma, a seconda delle possibilità. «Stiamo lavorando affinché già in serata e alla vigilia del picco natalizio di produzione di rifiuti si sia in grado di risolvere il problema», assicura il governatore Nicola Zingaretti. All'interno della città, a dover accogliere maggiori quantitativi di immondizia saranno i Tmb di Rocca Cencia e Malagrotta. La municipalizzata dei rifiuti, da parte sua, si sarebbe impegnata a richiedere la proroga dell'accordo con l'Abruzzo (che scadeva il 31 dicembre e che prevedeva il conferimento di 70 mila tonnellate/anno di rifiuti). Anche questa richiesta sarà girata dalla Regione Lazio alla Regione Abruzzo per sottoscrivere eventualmente un altro accordo con tempi e quantitativi. E, intanto, anche il municipio X è stato allertato: con ogni probabilità dovrà essere attivato anche il 'tritovagliatorè di Ostia.

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