LA RELAZIONE
Quando ha scoperto che il marito aveva una relazione, una quarantacinquenne romana residente sulla Casilina ha reagito d'istinto: ha affrontato il compagno e l'ha obbligato a dire la verità. Non si sarebbe mai aspettata che lui, quello stesso giorno, se ne andasse. Folle di gelosia la donna tradita ha seguito il consorte fino a casa dell'amante. Ha suonato il citofono, e quando la rivale ha aperto la porta le si è scagliata addosso. Le ha tirato i capelli, l'ha colpita con schiaffi e pugni: l'ha spedita al pronto soccorso. Ventiquattro ore dopo, si è ritrovata sul banco degli imputati del tribunale: è stata arrestata dai carabinieri per lesioni. Processata con rito direttissimo, è stata poi denunciata. Mentre era in corso l'udienza fuori dall'aula si è scatenato il finimondo. Il marito ha deciso di presenziare al processo ed è arrivato a piazzale Clodio accompagnato dall'amante, appena uscita dall'ospedale. Il padre dell'indagata, agitato per le sorti della figlia, ha interpellato il genero chiedendogli aiuto. Di fronte ad una risposta negativa e vedendo che l'uomo stringeva per mano la nuova fiamma, ha perso le staffe e lo ha aggredito. Gli ha tirato una testata in faccia, rompendogli il naso, di fronte a carabinieri, avvocati e ufficiali giudiziari. La coppia è tornata al pronto soccorso. Poi, è corsa a sporgere una seconda denuncia per lesioni. Padre e figlia rischiano quindi di trovarsi insieme sul banco degli imputati.