Rissa tra studenti davanti al liceo Righi
Tre feriti. Contusi anche i docenti

Marco, il ragazzo picchiato al Righi (foto Livieri - Toiati)
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Marzo 2012, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 01:22
ROMA - Parlano di una violenza mai vista, di un'aggressione consumata a colpi di caschi e addirittura di megafoni. La follia esplosa questa mattina davanti al liceo scientifico Righi di via Campania, a Roma, a pochi passi da via Veneto. Scontri, rissa, aggressione, studenti di sinistra e un movimento di Destra si accusano reciprocamente. A scatenare la violenza il volantinaggio per la manifestazione Fiom di questa mattina: da una parte i ragazzi di sinistra che poco dopo sarebbero andati alla manifestazione, dall'altra quelli del movimento Controtempo. Il bilancio è di tre studenti del Righi feriti. Tra di loro c'è Marco, setto nasale rotto, che presto verrà operato. Ma anche i docenti dell'istituto sono stati colpiti. Uno di loro ha riportato la frattura di un polso. Condanna unanime dal mondo della politica, mentre sull'episodio indagano le forze dell'ordine per cercare di capire cosa sia successo. Sconvolto anche il presidente del I Municipio Orlando Corsetti, che è andato a trovare i ragazzi portati al Policlinico Umberto I.



La preside: «Caschi usati per picchiare». «Gli studenti stavano fuori la scuola, pronti per andare alla manifestazione della Fiom, all'improvviso è arrivato un gruppo di dieci persone, volevano fare volantinaggio, poi non so cosa sia successo, ci sono state aggressioni con caschi. I professori raccontano di un vero raid» dice Monica Gallone, la preside del liceo scientifico Righi. «Mi hanno detto che la vicepreside è stata scaraventata a terra, un altro docente ha preso un forte colpo a un braccio» dice Gallone, ancora sconvolta. «Una cosa del genere non era mai accaduta in questa scuola da quando ci sono, dal settembre scorso, - aggiunge - abbiamo due studenti che partecipano alle Olimpiadi della matematica, insomma, sono tutti ragazzi tranquilli». I tre ragazzi feriti (due in codice giallo e uno in codice verde) sono stati accompagnati al Policlinico Umberto I da un docente. «Quando è tornato era ancora sconvolto» ha aggiunto la preside. Il presidente del I Municipio Orlando Corsetti, appena saputa la notizia, è andato al liceo e ha parlato di «atti vili e ignobili che devono essere duramente condannati» e ha espresso vicinanza agli studenti trasportati al Policlinico.



Il racconto degli studenti. I liceali parlano di «vera e propria carica» e raccontano dell'arrivo del gruppo mentre stavano preparando lo striscione per la manifestazione e distribuendo volantini. Secondo gli studenti il gruppo «ci ha provocati con insulti e fischi. Tra di loro c'erano persone più grandi, sui 25 anni, e ci hanno attaccati». Parlano di calci, pugni e colpi con i caschi e dell'intervento di docenti e bidelli. «Li abbiamo comunque riconosciuti - hanno detto gli studenti - Sono i fascisti del gruppo Controtempo che sta nel quartiere Trieste e tra di loro c'era anche uno che frequenta il Righi».



Controtempo: «Spintoni contro di noi». Controtempo spiega che mentre alcuni ragazzi del moviemento stavano facendo volantinaggio «un gruppo di studenti dei collettivi si è presentato di fronte il liceo con uno striscione, con l'intento di fare picchetto davanti l'ingresso. Da subito hanno provato a prendere spazio con spinte e spallate ai militanti di CT, fino a innescare lo scontro fisico». E aggiungono: «Non c'è stata alcuna aggressione da parte dei nostri militanti, tantomeno una premeditata azione squadrista. C'è stata invece la reazione all'ennesima provocazione». Sottolineano inoltre «la totale mancanza nel nostro organico di militanti trentenni, che non possono quindi aver preso parte alla rissa, come invece affermano i nostri accusatori».



Marco: «Mi hanno colpito con un casco». E' ricoverato al Policlinico Umberto I Marco, il giovane che ha riportato la rottura del setto nasale durante gli scontri. Accanto a lui c'è la mamma e il minisindaco del I Municipio Orlando Corsetti: «Mi ha spiegato che è successo tutto in pochi secondi, stavano distribuendo volantini sulla manifestazione Fiom, poi sono arrivati altri ragazzi per un controvolantinaggio, da lì è salita la tensione». Dalle parole del ragazzo sembra che ci sia stato prima qualche insulto, poi lo scatenarsi della violenza. «Il giovane - aggiunge Corsetti - è tranquillo, anche se davvero poteva accadere una tragedia» (continua a leggere).
© RIPRODUZIONE RISERVATA