Roma, rissa nel palazzo occupato, spranghe e coltelli nell'ex centro anziani. I residenti chiamano il prefetto

Roma, rissa nel palazzo occupato, spranghe e coltelli nell'ex centro anziani. I residenti chiamano il prefetto
di Marco De Risi e Alessia Marani
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Lunedì 13 Agosto 2018, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 11:08
Una maxi-rissa nel cuore della notte: volano sedie, bottiglie, sprangate e spuntano i coltelli. Due uomini restano a terra, uno ha la faccia spaccata, è una maschera di sangue. Arrivano le volanti della polizia, in pochi minuti l'ex Casa di Riposo Roma II di via Casal Boccone 112 occupata abusivamente da ormai 16 anni, è circondata da divise e lampeggianti. Per l'aggressione viene fermato un tunisino, il ferito più grave verrà portato in pronto soccorso e refertato con una prognosi di ben 40 giorni. È vivo per miracolo. L'altro, attinto da una lama ma non in parti vitali, se l'è cavata. «Quel posto è un inferno - protestano infuriati i residenti - un calderone esplosivo dove le risse sono all'ordine del giorno. È un porto di mare, non abbiamo più pace. Intervenga il prefetto».

GLI ESPOSTI
Prima dell'estate il Comitato di quartiere Talenti aveva scritto ancora una volta ai vertici del III Municipio per segnalare illegalità e degrado: auto bruciate, montagne di rifiuti accatastate pericolosamente e in balia degli incendi, un via vai continuo di furgoni con targa straniera, le liti e le risse che squarciano il silenzio nella notte. «Ma tutte le nostre denunce - spiega Manuel Bartolomeo, fino a giugno presidente del comitato - sono rimaste inascoltate. Adesso ci rivolgeremo direttamente al prefetto». Nel complesso immobiliare, una volta ricovero soprattutto per malati di Alzheimer, «la piscina è ridotta a una discarica, è stata riempita di rifiuti», racconta una signora che abita in uno dei palazzi nuovi con vista sull'area. «E solo Dio sa che cosa succede là dentro, ci chiediamo come mai nessuno sia mai intervenuto in tutto questo tempo, quasi che gli occupanti avessero un lasciapassare», aggiunge Valentino Cotugno presidente del Comitato di quartiere Casal Boccone. A luglio qui aveva fatto capolino anche il vice sindaco Luca Bergamo durante il R/Home tour in pullman nelle occupazioni romane. Nella lista approntata dall'ex commissario straordinario capitolino Francesco Paolo Tronca l'ex ospizio risulta al 42esimo posto nella programmazione degli immobili da sgomberare sugli oltre novanta in città. «Ma vorremmo che scalasse fino in cima perché la situazione non è più sostenibile», affermano i cittadini.

I FATTI
Nelle due palazzine circondate dal verde vivono italiani, rom, argentini ed ecuadoregni, ma soprattutto nordafricani. Sul piazzale sono parcheggiati numerosi furgoni di ambulanti e bancarellari. Erano circa le due della notte tra sabato e domenica quando sono arrivate diverse segnalazioni alla polizia per gente che si picchiava nel cortile. Subito sono accorse numerose volanti, sapendo che già di recente si erano registrati fatti violenti nel centro occupato che si trova fra la Bufalotta e Talenti. Gli agenti hanno verificato che le segnalazioni erano vere. Almeno una ventina di stranieri si stavano picchiando senza sentire ragioni. Alla vista della polizia c'è stato il fuggi fuggi. In terra è stato trovato un magrebino di 30 anni in gravi condizioni. L'uomo è stato preso a sprangate sul volto. È stato trasportato all'Umberto I in codice rosso.

I MOTIVI DELLA LITE
I medici gli hanno riscontrato più fratture al volto: la mascella spezzata e anche uno zigomo. Poi, è stato soccorso il connazionale. I poliziotti sono riusciti ad arrestare uno dei responsabili della rissa, un tunisino di 20 anni. Ma gli investigatori sono alla ricerca dei complici. Gli agenti stanno cercando di ricostruire il movente e di rintracciare i responsabili. La rissa sarebbe legata a futili motivi. Un occupante sarebbe stato ubriaco e dopo avere picchiato un altro residente c'è stata la reazione a catena. Ma non è escluso che si sia trattato di un rissa dovuta a possibili giri di droga tra le mura del palazzo occupato. Indagini in corso.
 
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