Ragazzo in coma dopo lite in discoteca, due pugili tra i picchiatori

Ragazzo in coma dopo lite in discoteca, due pugili tra i picchiatori
di Rosalba Emiliozzi e Alessia Marani
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Lunedì 9 Ottobre 2017, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 11:45

Pugni in faccia o caduta accidentale. Sul caso del ragazzo in coma dopo la discoteca si lavora su queste due ipotesi investigative. La polizia anche ieri è tornata in ospedale, al San Camillo Forlanini, per avere notizie più precise sullo stato di salute e le cause delle lesioni riportate da G.D.C,. il 17enne di Casal Palocco, quartiere bene a sud di Roma, ricoverato nel reparto di Terapia intensiva per un gravissimo trauma cranico e una lesione a un rene.
Gli investigatori ieri hanno inviato l'esito degli accertamenti in procura dopo aver identificato i dieci, tra ragazzi e ragazze, che erano con il 17enne quella notte. Il Pm Roberto Felici già oggi potrebbe decidere di procedere contro alcuni di loro. I reati vanno dalle lesioni gravissime al tentato omicidio. E' stata allertata anche la procura dei minori.

IL GRUPPO
In particolare al vaglio del magistrato c'è la posizione di coloro che hanno picchiato e inseguito il 17enne, trovato poi in fin di vita nel parcheggio della Nuvola. Si tratta di G. A., 25 anni, e L. N., 35, che facevano parte del gruppo di quattro ragazzi (un 23enne F.P. e un 24enne P.P.) che, in mezzo alla calca della discoteca Room 26, nel quartiere Eur di Roma, hanno avuto un diverbio con G.D.C. I quattro, però, respingono le accuse. Il 35enne ha riferito alla polizia: «Quel ragazzo correva come un fulmine, non riuscivamo a stargli dietro. Solo il giorno dopo abbiamo appreso da Facebook quello che era successo». La polizia sabato sera è tornata nel locale, tra i ragazzi che ballavano musica house, con ogni probabilità per svolgere accertamenti e cercare riscontro alle dichiarazioni, prese a verbale, degli amici del 17enne e dei presunti aggressori, ragazzi appassionati di pugilato che vivono tra Ostia e Acilia.

LA COMITIVA
«Un bravo ragazzo G. D. C. - come ha raccontato lo zio - pulito». Studente di un liceo privato di Ostia, con un fratello gemello e una sorellina più piccola. Una famiglia unita e in vista nel quartiere di ville di calciatori e attori. Il papà è commercialista, la mamma casalinga, lo zio costruttore. «Qui non c'entrano droga o alcol - ha messo subito in chiaro lo zio - è stato tirato su con i valori della famiglia». E anche per questo ha difeso la cugina da «apprezzamenti esagerati».
Tutto è successo in discoteca tra i tavoli stretti del privée e la calca della pista, lo scorso venerdì sera. G.D.C. nota un ragazzo che guarda insistentemente la cugina e gli risponde male. Arriva il 35enne, e nasce il diverbio. L'uomo per chiudere la lite dice: «Vieni ti offro un cocktail, non ne parliamo più». Ma il 17enne avrebbe risposto: «Tu sei solo un c...». Allora il 35enne lo avrebbe schiaffeggiato e lui avrebbe riposto con un pugno. G.D.C. e il suo gruppo - erano in quattro o cinque, quasi tutti 17enni - sono stati fatti uscire dagli uomini della sicurezza dal retro del locale, lì il ragazzo si è tolto la camicia sporca e l'ha gettata a terra e ha indossato un maglione. Il gruppo di giovani di Casal Palocco ha attraversato la Colombo e, sul lato opposto alla discoteca, ha ritrovato gli antagonisti, tra cui i due ragazzi più grandi di 25 e 35 anni. Lì il diverbio sarebbe ricominciato: parole, spintoni.
Sono le 4 di notte passate. G.D.C. si spaventa e inizia a correre. «L'ho visto scappare via» ha detto alla Polizia uno dei quattro amici usciti con il 17enne. «C'è stata una lite, con pugni e schiaffoni - hanno detto gli amici del ragazzo agli investigatori - anche G. ha dato un pugno, poi è scappato via ed è stato inseguito, erano in due. Non l'abbiamo trovato più».

LA SCOMPARSA
Il 17enne per nove lunghissime ore è scomparso: la sua foto e il suo nome hanno fatto il giro dei social, rilanciati dalla mamma e dai parenti per tutta la notte tra venerdì e sabato. È stato ritrovato a mezzogiorno nel parcheggio sotterraneo de La Nuvola. G.D.C. - hanno ricostruito poi gli investigatori- per mettersi al riparo dagli inseguitori è corso verso il centro congressi, ha scavalcato la recinzione ed è andato nel parcheggio sotterraneo: forse è caduto da una scala oppure ha battuto con violenza la testa contro un muro. È stato trovato a mezzogiorno di sabato dalla custode del complesso. Era a terra, incosciente, gravissimo. Sul volto è stato riscontrato un grosso ematoma all'occhio e l'impronta del pugno. Il ragazzo sarebbe stato ripreso dalle telecamere su viale Marconi mentre fugge. Le immagini sono al vaglio degli investigatori del Commissariato Esposizione, diretti da Filiberto Mastrapasqua. Sono state chieste anche le riprese della discoteca, per delineare l'aggressione.