LA DELIBERA
Il primo passo formale in questa direzione è arrivato a poche ore dalla fine del 2017: nell'ultima riunione dell'anno solare, la giunta di Virginia Raggi ha approvato la delibera per «l'aggiornamento delle tariffe per le rimozioni dei veicoli in sosta di intralcio» nonché «dell'applicazione dei congegni blocca-ruote di veicoli in sosta irregolare», ossia le tanto temute ganasce. Nel provvedimento - che non deve passare al vaglio del consiglio comunale ed è, quindi, immediatamente eseguibile - il Campidoglio «ritiene di poter procedere all'aggiornamento delle tariffe stabilite con deliberazione della giunta capitolina 265 del 2011, applicando le variazioni risultanti dagli indici Istat, nella misura del 6,57 per cento». L'incremento sarà applicato su tutte le voci che compongono il conto che viene presentato al proprietario del veicolo rimosso nel momento in cui si presenta al deposito per recuperarlo.
LE VOCI
Per la rimozione dei un veicolo con massa a pieno carico fino a 1,5 tonnellate, come la maggior parte delle auto medio-piccole i costi di recupero (multa a parte) subiranno un incremento medio complessivo intorno ai dieci euro: il diritto di chiamata del carro attrezzi, infatti, passa da 15,54 a 16,56 euro; le operazioni di carico e scarico del veicolo da 23,30 a 24,83 euro, l'indennità chilometrica che si paga calcolando l'intero percorso dal luogo di stazionamento del carro a quello della rimozione, e poi fino al deposito - sale da 3,34 a 3,56 euro al chilometro (e va considerato che i tragitti a Roma non sono mai particolarmente brevi), la custodia nei depositi da 6,90 a 7,35 euro al giorno. Per le ganasce, invece, si passa da 34,54 a 36,81 euro (più la contravvenzione) per i veicoli con massa fino a 3,5 tonnellate, e da 276,35 a 294,51 per i mezzi pesanti. Nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, questi incrementi dei costi, uniti al previsto aumento delle rimozioni, potrebbero portare 3-4 milioni di euro in più nelle casse di Palazzo Senatorio, rigorosamente da utilizzare per la manutenzione e la sicurezza delle strade della Capitale.
LA STRETTA
Ma la vera svolta, nella strategia capitolina contro la sosta selvaggia, arriverà dal nuovo bando per i carri attrezzi, che il Campidoglio sta mettendo a punto proprio in questi giorni. L'obiettivo è una vera impennata delle rimozioni: «Puntiamo ad arrivare a 40 mila rimozioni annue - ha spiegato il comandante della polizia locale romana, Diego Porta - con l'utilizzo di trenta carri, che devono essere in regola con le norme anti-inquinamento (quindi Euro 6, ndr) e dieci furgoncini con i sistemi bloccaruote».
Nonostante l'assenza di un servizio di carri attrezzi comunale, peraltro, le rimozioni sono già aumentate nel corso dell'ultimo anno solare, passando dalle 344 del 2016 alle 2.732 collezionate fino al 30 novembre del 2017, con i mezzi messi a disposizione dai depositi giudiziari che prendono in custodia le vetture. Ma da Palazzo Senatorio si punta a cifre molto più alte, anche superiori al passato, quando era ancora in vigore il vecchio servizio di rimozioni. Con l'obiettivo di dare una stretta alla sosta selvaggia, anche con l'utilizzo sempre maggiore dello street control, uno strumento installato a bordo delle auto della polizia locale per sanzionare automaticamente le auto che parcheggiano in doppia fila, davanti ai cassonetti o alle fermate dei mezzi del trasporto pubblico.
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