Rifiuti, scontro aperto fra Vespa e Marino. Il conduttore: «Uno scandalo nazionale». Il sindaco: «Parla lui che vive in centro»

Bruno Vespa - Ignazio Marino
3 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Luglio 2014, 17:56 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 01:56

Continua lo scambio di battute infuocate fra il conduttore Rai Bruno Vespa e il sindaco di Roma Ignazio Marino sull'emergenza rifiuti nella capitale.

«Non so, mi pare che lui abiti al centro di Roma, in una zona che dicono sia bella. Forse ci sono persone che vivono in zone più disagiate rispetto al primo municipio, dove c'è Piazza di Spagna, per esempio».

Così ha detto Marino durante il suo intervento al programma di Rai Radio2 "Un Giorno da Pecora", replicando a un tweet del conduttore che paragonando San Pietroburgo a Roma per la situazione dei rifiuti aveva scritto «mi sono vergognato di vivere» nella Capitale.

«Bruno Vespa, che è un attento osservatore della società italiana, ha ragione: il modello di San Pietroburgo è esattamente quello che abbiamo da 50 anni a Roma», ha aggiunto Marino, «A Roma abbiamo avuto una singola persona che per 50 anni ha gestito una singola discarica, grande come 350 campi da pallone, dove dagli anni Sessanta fino a quando sono stato eletto io sono stati scaricati il materasso, la bottiglietta dell'acqua, l'organico dei ristoranti, tutto quello che si voleva.

Questa discarica doveva esser chiusa nel 2007, non è stata chiusa e per questo abbiamo ricevuto delle multe salatissime dall'Unione Europea.

In 90 giorni ho chiuso la discarica, abbiamo iniziato un progetto aggressivo di raccolta differenziata».

Quanto al modello di San Pietroburgo, Marino ha continuato:«Lì l'85% è di discarica e solo il 15% di differenziata. Forse per paragonare i due modelli Vespa potrebbe farci una puntata della sua trasmissione». Il progetto sui rifiuti per il futuro? «Tra due anni avremo un ecodistretto, cioè una zona con una piccolissima discarica, e trasformeremo 700mila tonnellate l'anno di organico in gas - ha concluso - Cioè trasformeremo un problema in una risorsa economica».

La contro-risposa di Vespa. Non si è fatta attendere la contro-risposta di Bruino Vespa: «Il sindaco Marino mi invita ad occuparmi di Malagrotta e di quanto avvenuto a Roma negli ultimi 50 anni. A "Porta a Porta" ce ne siamo occupati ben due volte perchè la gestione dei rifiuti a Roma è uno scandalo nazionale.

La prima volta il 10 aprile 2013 in campagna elettorale per l'elezione del Sindaco di Roma. Facemmo una inchiesta su Malagrotta, ne parlammo con Alemanno e Marchini, non con Marino che aveva declinato l'invito a confrontarsi con i suoi competitori.

La seconda volta il 13 gennaio 2014 con due servizi. Anche in questo caso il Sindaco si rese indisponibile all'intervista e ci mandò una nota che io lessi in studio. Marino diceva che la chiusura di Malagrotta, avvenuta il 31 ottobre 2013 per merito suo e del Presidente della Regione Zingaretti, avrebbe positivamente risolto il problema. Come promesso in campagna elettorale.

Sono trascorsi 6 mesi e la situazione è molto peggiorata. Chi deve intervenire se - parole sue - ogni giorno il 18% dell'Ama non si presenta al lavoro? Il Sindaco o la televisione? Non avrei tuttavia chiamato in causa da San Pietroburgo il Sindaco di Roma, se subito dopo la sua elezione, quando mi lamentai con lui per alcuni piccoli cumoli di rifiuti domenicali che nella gestione Alemanno avevano rovinato Trinità dei Monti e altri luoghi simbolici del centro, mi assicurò con un sorriso che questo non sarebbe più accaduto.

I piccoli cumuli di ieri sono diventati i grandi cumuli di oggi. Marino non conosceva allora le difficoltà del ciclo dei rifiuti pur avendone fatto giustamente un cavallo di battaglia in campagna elettorale?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA