Emergenza rifiuti a Roma, si muove il governo: «Soluzioni entro due mesi»

Emergenza rifiuti a Roma, si muove il governo: «Soluzioni entro due mesi»
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Giovedì 4 Ottobre 2018, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 11:46

Roma ricoperta di rifiuti e la situazione è destinata a peggiorare. Ieri i lettori hanno inviato decine di foto al sito del Messaggero: dalla Camilluccia a Tor Bella Monaca, mostrano cumuli di spazzatura non raccolta. Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ricorda che c'è una cabina di regia al lavoro: «Entro il 30 novembre dovrà uscire un percorso tecnico che andrà sul tavolo della Regione e di Roma Capitale, che faranno la loro scelta. Li abbiamo finalmente messi insieme a lavorare». L'attrice Elena Bonelli, invece, denuncia: Roma è sporca, l'Ama non rimuove i rifiuti, «sono scesa in strada con la ramazza, invito a farlo tutti, chiamiamola operazione pulitiva».

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NODI
Cosa sta succedendo? Ogni giorno ci sono circa 4.500 operatori di Ama impegnati nello spazzamento, nella raccolta e nel trasporto dei rifiuti negli impianti di trattamento. Divisi su tre turni. Fino a sabato 300 operai saranno dirottati sulla raccolta differenziata di bar e ristoranti per lo stop della 29 Giugno: significa che manca il contributo di circa l'8 per cento del personale, una carenza che rischia di essere letale per un servizio già alle corde. L'Ama ha chiesto uno sforzo ai sindacati, che hanno accettato fino a sabato il lavoro aggiuntivo, ma già da lunedì la situazione potrebbe esplodere. In teoria dovrebbero subentrare le quattro ditte che si sono aggiudicate l'appalto, assorbendo i dipendenti della 29 Giugno.
 
 

Nel frattempo 175 tra bar, negozi e ristoranti sono rimasti senza raccolta. Doppia incognita: fino a sabato mancherà il contributo dell'equivalente di 300 operai perché saranno dirottati sulle utenze non domestiche, da lunedì ci sarà il passaggio di quel servizio alle nuove ditte che potrebbe essere tutt'altro che indolore. Tutto avviene mentre nell'Ama prosegue lo stallo per lo scontro tra il vertice dell'azienda e il Campidoglio sul bilancio 2017: l'assessore Gianni Lemmetti contesta un credito di 18 milioni di euro vantato da Ama nei confronti di Roma Capitale. Questo stallo sta paralizzando l'azienda e vanificando l'accordo sullo sblocco del turnover. Cgil, Cisl e Fiadel per il 22 ottobre hanno programmato uno sciopero che sarebbe dolorosissimo: lunedì il prefetto tenterà una mediazione. Nei Municipi, anche quelli governati dal Movimento 5 Stelle, aumenta la preoccupazione per le strade piene di rifiuti. Katia Ziantoni, M5S, assessore all'Ambiente del VI (Tor Bella Monaca): «Ho inviato tre diffide, anche di recente, all'Ama: la situazione è insostenibile: anche dove si fa il porta a porta Ama salta continuamente i passaggi. Questo stallo sul bilancio sta avendo conseguenze drammatiche, bisogna intervenire sulla governance di Ama e, nel nuovo contratto di servizio, anche sull'organizzazione».
M.Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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