Rifiuti, i minisindaci del Pd: «Basta proclami, la Montanari si dimetta»

Rifiuti, i minisindaci del Pd: «Basta proclami, la Montanari si dimetta»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Agosto 2018, 17:10
Una città sporca, invasa da rifiuti ed erbacce, con gravi problemi di igiene e decoro e ampie zone invase dai fetori: una situazione «intollerabile» alla vigilia della riapertura delle scuole e degli uffici. Per questo, a fronte di mesi di «proclami e bugie» da parte del Campidoglio, i quattro presidenti di Municipio di centrosinistra hanno chiesto oggi, in una conferenza stampa congiunta, le dimissioni dell'assessore comunale ai Rifiuti Pinuccia Montanari.

Non solo: Sabrina Alfonsi (I Municipio, centro storico), Francesca Del Bello (II, Parioli), Giovanni Caudo (III, Montesacro) e Amedeo Ciaccheri (VIII, Garbatella) hanno presentato un pacchetto di proposte per migliorare la situazione: «Vogliamo poter scrivere - hanno spiegato - i contratti di servizio a livello municipale, chiediamo risorse economiche e umane per gestire da soli l'extra-Tari: raccolta foglie, diserbo, derattizzazione, decoro urbano
». Inoltre i minisindaci di opposizione richiedono una seduta straordinaria dell'Assemblea capitolina con la loro audizione. «La sindaca Raggi - dicono - la smetta coi proclami e dia risposte. Su dieci mail che ci arrivano, sette riguardano i rifiuti. Hanno cambiato tanti assessori per molto meno. Montanari sarà brava per città grandi meno di uno dei nostri Municipi: questa politica dello zoo non funziona ?»

«L'emergenza rifiuti è un punto critico? - ha detto Alfonsi - non si è seminato nulla, si torna indietro. Le strade non sono in condizioni di raccogliere l'acqua piovana. In agosto non è stato fatto il diserbo delle strade perché non si è stati in grado di fare l'appalto e su tombini e marciapiedi sono nati arbusti spontanei. I cassonetti sono strapieni, la differenziata è salita solo di 1,5 punti, ci sono zone che non raggiungono il 20». Caudo ha parlato di una «guerra dei cassonetti», con i cittadini che di notte se li sposterebbero l'un l'altro sotto le finestre a causa dei fetori.

«Il Tmb di via Salaria - ha sottolineato - è la punta di diamante delle carenze dell'amministrazione. Montanari ha detto che non c'è puzza, ma anche ieri a Fidene non si respirava. La invito ad andarci. Non se ne può più delle bugie, vogliamo atti. Si chiuderà davvero l'impianto nel 2019?». «Se dice che non c'è puzza - ha aggiunto Del Bello - o ha bisogno di un otorinolaringoiatra o sostiene che siano dei buffoni tutti quelli che la sentono».

In II, ha aggiunto la minisindaca, le criticità sono il porta a porta a S.Lorenzo da migliorare e l'emergenza crolli del verde pubblico: «In due anni sono stati circa 400 tra rami e alberi: c'è un serio problema sicurezza.
A Villa Torlonia cadono le palme perché non si è fatta la profilassi per il punteruolo rosso. Si prenda atto dell'incapacità dell'amministrazione e si operi una svolta». Secondo Ciaccheri c'è «un? problema di governance per garantire livelli minimi di vivibilità. Bisogna riconoscere la responsabilità politica dell'amministrazione, e non affidarsi a un commissario ministeriale. Siamo prossimi all'apertura delle scuole: rischia di diventare un appuntamento drammatico». Alla conferenza stampa anche la capogruppo della civica Roma torna Roma. Svetlana Celli, che ha mostrato una foto scattata settimane fa a Centocelle: una pianta di melone è cresciuta vicino a un marciapiede talmente tanto da produrre un frutto ai piedi di un cassonetto. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA