Roma, residenti sentinelle anti-discariche: «Filmiamo chi butta i rifiuti»

Roma, residenti sentinelle anti-discariche: «Filmiamo chi butta i rifiuti»
di Laura Bogliolo
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Domenica 20 Novembre 2016, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 21:13

«Scusi? Lo sa che sta compiendo un reato?». Il volto dell'anziano è imprigionato in uno sguardo atterrito, la mano che sorregge un sacco nero tremola, lo sportello dell'auto è ancora spalancato. «Ma io, io, non so dove gettare queste cose...». La giustificazione passa inosservata, Vincenzo con la mano fa segno di no. In strada poca gente qui alle Cinque Colline (Santa Serena, Colle dei Pini, Villaggetto, Strampelli e Selvotta). Roma sud, via Laurentina, al confine con Pomezia, IX municipio, il primo (un paradosso) dove è partita la raccolta differenziata. Siamo poco distanti dal Divino Amore. Distese di verde, parco della Solfatara, un insolito e piacevole silenzio, strade Dom (marchio per prodotti sani promosso dal municipio): immersi nella natura a pochi chilometri dal Gra, ma anche sommersi da sacchetti dell'immondizia lasciati sul ciglio della strada. Vincenzo Martorano, 68 anni, pensionato, racconta dell'anziano con lo sguardo atterrito pizzicato tempo fa: «Alla fine ha rimesso il sacco di immondizia in auto e se ne è andato». Insieme ad altri residenti del Comitato Cinque Colline è diventato una sentinella anti-discarica. Mostra sull'iPhone il regolamento elaborato insieme alle forze dell'ordine, diffuso sul gruppo Facebook. Ottomila residenti che hanno rifiutato la frustrazione muta di chi osserva e non agisce. E così, quando vanno a fare la spesa o tornano dal lavoro si trasformano in sentinelle. Se per caso vedono qualcuno abbandonare rifiuti si attivano: chiamano i vigili, comunicano il numero di targa, tentano di fare foto e video di chi sta lasciando indisturbato immondizia sulla strada. «Perché serve la flagranza del reato» spiega Mario Ambrosini, 40 anni, impiegato e sentinella. Il comitato è riuscito a presentare già tre denunce. «Meglio se non si interviene - spiegano le sentinelle - potrebbe essere pericoloso». I controlli di Ama o dei vigili qui non arrivano e sono i residenti a farli.

IL LANCIO DALL'AUTO
Qui siamo nell'ultimo miglio: la raccolta della differenziata è a singhiozzo. «I camion dell'Ama passano, ma sono già stracolmi, siamo alla fine del giro di raccolta e devono tornare indietro per scaricare, ma intanto il turno è finito» raccontano Vincenzo e Mario (VIDEOINTERVISTE). Le strade sono ostaggio di mini-discariche: rifiuti di casa, erba tagliata, mobili. «L'Ama ultimamente è venuta a rimuovere le discariche - racconta Pasquale Laurito, 51 anni, informatico - la sera stessa su uno dei tratti puliti c'erano già sacchetti abbandonati». Hanno appeso prima un lenzuolo sul quale hanno scritto Ti osserviamo, questa non è una discarica. «Poi - spiega Lorella Seri, presidente del comitato - abbiamo comprato a nostre spese cartelli con la scritta area sottoposta a stretta sorveglianza e l'immagine di una telecamera». In realtà la telecamera non c'è. È un bluff per scoraggiare chi vuole gettare rifiuti. Vicino ai cartelli intanto l'immondizia non c'è più. Ma a qualche metro di distanza ecco di nuovo carte, buste, orsacchiotti impolverati. Via Strampelli, via Fosso Radicelli, via Francolisi, con le sentinelle andiamo in alcune delle strade dove sono state pizzicate persone mentre abbandonavano immondizia. «Ecco - spiega Pasquale - qui fanno il lancio del sacchetto dall'auto». Complicata la questione della competenza della raccolta delle discariche visto che c'è il cantiere per i lavori sulla strada. «Non facciamo ronde, appostamenti» precisa Lorella. A pochi chilometri di distanza, vicino al Divino Amore, un'altra discarica: proprio davanti all'immagine della Madonna che qualche fedele ha tracciato su un muro (IL VIDEO).