Regione, il presidente Zingaretti e il ministro Madia: «Procedure
più rapide, così semplifichiamo la vita a cittadini e imprese»

Regione, il presidente Zingaretti e il ministro Madia: «Procedure più rapide, così semplifichiamo la vita a cittadini e imprese»
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 14 Luglio 2016, 14:34 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 19:18
Fino ad oggi per una licenza o un permesso si riuniva una conferenza dei servizi, che metteva attorno a un tavolo quattro ministeri, quattro direzioni regionali, una asl, un parco, il Comune. I tempi si allungavano, bisognava attendere anni. Alla Regione Lazio tutto questo è cambiato: alla conferenza dei servizi ci saranno solo tre persone, una in rappresentanza dello Stato, una della Regione e una del Comune. Si tratta di uno degli elementi del Pacchetto Lazio Semplice presentato dal governatore Nicola Zingaretti e dal ministro per la Semplificazione per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia. «Secondo noi - ha detto Zingaretti - cambiare deve significare migliorare, non distruggere. Incidere positivamente nella vita dei cittadini e nell'attività delle imprese».

I punti inseriti nel pacchetto per la semplificazione, che sono già operativi, prevedono anche una gestione molto più rapida dell'autorizzazione sismica, con la dematerializzazione completa, il pagamento elettronico, l'integrazione con sportelli unici per l'edilizia e per le attività produttive dei comuni. I tempi di attesa passeranno da 40 a 7 giorni per le opere ordinare,  da 40 a 5 per le opere fino a due piani. Infine,  parte la Centrale unica per gli appalti. 

Ha commentato il ministro Madia: «Si deve mettere in moto un grande sforzo collettivo che non può che partire dagli amministratori, dai presidenti di Regione, dai sindaci, che devono innanzitutto conoscere e condividere gli obiettivi innovativi che abbiamo introdotto e poi presto e bene attuarli e calarli sui territori. In questo senso con il presidente Zingaretti c'è sempre stata una comune sensibilità, addirittura molte innovazioni sono state introdotte nella Regione Lazio prima ancora che noi approvassimo in via definitiva la legge».
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