Regione Lazio, il centrodestra si spacca sulla mozione di sfiducia a Zingaretti

Regione Lazio, il centrodestra si spacca sulla mozione di sfiducia a Zingaretti
di Simone Canettieri
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 16:01
Il documento presentato da Fratelli d'Italia (a firma Righini, Ghera, Colosimo) non riesce a raccogliere nemmeno le dieci sottoscrizioni previste dallo statuto per essere discusso. Sia Forza Italia, sia Stefano Parisi sia i centristi di Noi per l'Italia si sono sfilati. Soprattutto non hanno firmato la mozione i 4 consiglieri della Lega, nonostante la linea netta di Matteo Salvini. Dunque la mozione è tecnicamente irricevibile.

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Zingaretti, che ha già attivato un canale di dialogo con il M5S di Roberta Lombardi, può dunque tirare l'ennesimo sospiro di sollievo. Nonostante sulla carta, ma nemmeno su quella, non abbia la maggioranza in consiglio regionale.

«In questa settimana si è determinato un fatto politico: la mozione di sfiducia presentata è stata
respinta perché non ha raccolto le firme necessarie.
Colgo in questa scelta l'affermarsi in Aula della volontà maggioritaria di provare almeno ad andare avanti». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso delle sue repliche in Consiglio regionale. «Questo - ha aggiunto - ci carica tutti di una grandissima responsabilità. È positivo non per me ma per i destini della comunità che rappresentiamo, se saremo coerenti nella produzione di atti e provvedimenti utili ai cittadini».
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