Reati ambientali al Circolo degli Artisti: il club del Pigneto finisce sotto accusa

Reati ambientali al Circolo degli Artisti: il club del Pigneto finisce sotto accusa
di Adelaide Pierucci
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Sabato 13 Settembre 2014, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 09:41
Live music e denunce. Sul Circolo degli artisti, il club vanto del Pigneto, arcinoto per le serate outdoor all'avanguardia o vintage, i mercatini, i concerti, i giardini e le chiacchiere davanti a un cocktail, rischia di abbattersi la scure della magistratura.



Il fascicolo aperto a Piazzale Clodio su presunte irregolarità nel magico regno della musica ha portato a una prima iscrizione nel registro degli indagati.



Per l'inventore del Circolo, Renato Cruciani, in procura è stata ipotizzata la violazione di reati ambientali, dettati dal decreto legge 152 del 2006. Un atto dovuto, per ora, vista un esposto mirato che indicava irregolarità catastali degli immobili (tra un'aiuola e l'altra ci sono nove tra bar e bistrot sulla carta tettoie e depositi) e denunciava l'interramento di eternit, forse per risparmiare i costi di smaltimento, ipotizzava la gola profonda.



LE FESTE

Ma l'inchiesta, assegnata al pm Alberto Galanti ed ancora ai primi passi, potrebbe rivelare sorprese. Ascoltato a sommarie informazioni il denunciante, un ex dipendente, ha ventilato che il Circolo degli artisti avrebbe goduto per anni appoggi politici e l'occhio di riguardo dei vigili che dal 2010 al 2013 avrebbero organizzato là ogni due mesi feste loro, anche se a pagamento, 15 euro a testa. L'audizione del denunciante risale a luglio al Primo Gruppo della Polizia Roma Capitale, l'ufficio incaricato dal pm. La domanda dei vigili è esplicita: «Lei ci ha esposto o configurato una situazione di comodo protratta nel tempo favorita da varie autorità ed esponenti politici e comunque di appartenenti alla pubblica amministrazione, è a conoscenza di dazioni o promesse di denaro?».



Il denunciante non parla di bustarelle, non ha mai visto passaggi sospetti, ma racconta delle feste dei vigili organizzate in particolare da un casco bianco che ha due figli che lavorano all'interno del Circolo con l'aiuto di un consigliere municipale di area Pd che gestiva all'interno una pizzeria e forniva gli stuzzichini. Ma gli investigatori, su ordine del magistrato non si atterranno solo alle segnalazioni, tant'è che stanno già cominciando a scavare tra le carte attinenti al Circolo sequestrate in Comune.



LA PROTESTA

Cruciani probabilmente non starà a guardare. Da venticinque anni garantisce l'avanguardia culturale e musicale di Roma a un passo dalla Casilina Vecchia. Non a caso a giugno, a due mesi dall'apertura del fascicolo (la prima denuncia risale a aprile), si è piazzato sotto al Campidoglio in segno di protesta chiedendo a gran voce «la regolarizzazione» del club. «Sono anni che scrivo al Campidoglio affinché regolarizzi la nostra posizione», diceva, «ma quel contratto d'affitto, che doveva essere rilasciato entro 120 giorni dall'assegnazione dello spazio, non è mai arrivato. Nel frattempo abbiamo fatto lavori di ripristino per 400.000 euro». Insomma il Circolo usufruisce di uno spazio di milleseicento metri quadri del Comune ma sul tema licenze di pubblico spettacolo e canoni di affitto la situazione è tutta da chiarire.
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