Residenti in protesta al Villaggio Olimpico, dopo il rave di CasaPound, sabato sera, in via degli Olimpionici. Non anticipata da alcuna comunicazione, in una location all’aperto, si è tenuta la decima edizione del raduno annuale Tana delle Tigri, iniziato alle 19 e proseguito fino a tarda notte.
Sottotitolo dell’evento, «La paura appartiene alle prede». Numerose le telefonate alle forze dell’ordine per la musica eccessivamente alta e gli schiamazzi. «Non si riusciva a dormire - raccontano al civico 9 di piazzale Cardinal Consalvi che affaccia sulla location - noi viviamo al settimo piano, la musica era fortissima. Abbiamo in casa un anziano e dei bambini, abbiamo passato tutti la notte in bianco». Così anche in via degli Stati Uniti. «Erano tantissimi - commenta un quindicenne in via Olanda - hanno suonato fino all’alba». A illustrare il tenore della serata, la scaletta live. Sul palco, Bronson e gli Zetazeroalfa, noti in particolare per “Cinghiamattanza”, canzone che viene “ballata”, pogando e colpendosi l’un l’altro a cinghiate.
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