Gli investigatori del Commissariato, dopo aver raccolto una denuncia per l'ultima rapina effettuata in un istituto bancario nella zona di Porta Maggiore lo scorso novembre, hanno iniziato ad esaminare le immagini della videosorveglianza interna. Il modus operandi ed i riscontri effettuati con altri episodi di rapina avvenuti a Roma negli ultimi mesi hanno permesso di accertare diverse analogie. Identici dettagli come il giubbotto, il volto scoperto ed in qualche caso l'impronta digitale lasciata sul dispositivo di accesso presente in alcune banche hanno permesso agli investigatori di risalire alla sua identità. I «contatti» dell'uomo con i suoi familiari e i servizi di appostamento hanno fornito ulteriori elementi per circoscrivere i suoi spostamenti. Quando gli agenti hanno raggiunto l'abitazione della compagna dell'uomo, hanno sequestrato anche il giubbotto utilizzato per commettere le rapine nella cui tasca era ancora presente il coltello. Al termine degli accertamenti i poliziotti lo hanno accompagnato negli uffici di Polizia notificandogli l'ordine di custodia cautelare in carcere per il reato di rapina.
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