Roma, rapinano la villa di un loro amico, arrestati quattro universitari della Roma bene

Roma, rapinano la villa di un loro amico, arrestati quattro universitari della Roma bene
di Paola Vuolo
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Mercoledì 11 Maggio 2016, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 09:55

Hanno pianificato la rapina nella villa del loro amico come una vera banda. Quattro studenti universitari, tra loro anche una ragazza, sono riusciti ad entrare nella casa forzando il cancello d'ingresso e ad arrivare fino al nascondiglio dei soldi. Ma sono stati scoperti dalla padrona della villetta e inseguiti. La donna li ha riconosciuti e bloccati, ma si è vista puntare una pistola in faccia. La rapina risale al mese scorso, gli studenti arrestati dai carabinieri ora sono ai domiciliari in attesa del processo.

LA DINAMICA
La sera del colpo gli studenti, tutti romani tra i 19 e 21 anni, ex studenti del liceo Farnesina, senza precedenti, figli di professionisti e piccoli imprenditori della zona di Roma nord, raggiungono la villa dell'amico a Sacrofano a bordo di una microcar. Alla guida c'è la ragazza, Nicole Z. accanto a lei il fidanzato Filippo M. e dietro ci sono gli altri due Mattia C. e Federico Z. secondo i carabinieri di Sacrofano e della compagnia Cassia i quattro sapevano che l'amico non era in casa. Arrivati davanti alla villa si separano. La ragazza resta in auto pronta a riaccendere il motore dopo la rapina, i ragazzi entrano nella villa forzando la serratura del cancello d'ingresso. Sanno già dove trovare i soldi, nella sala giochi al primo piano. Almeno uno di loro in quella casa c'è già stato come ospite e ne conosce ogni angolo. Entrano nella sala senza problemi, nessuno li vede, la madre dell'amico è al piano di sopra insieme alla nonna.
 
L'IMPREVISTO
I rapinatori improvvisati vogliono fare in fretta, sanno che i 2000 euro sono nascosti all'interno del tavolo del calcio balilla, lo aprono, ma urtano qualcosa, forse fanno cadere un oggetto, il rumore attira l'attenzione della padrona di casa che scende al primo piano e li vede mentre scappano con i soldi. La donna riconosce il giovane che era stato ospite del figlio, sale in macchina e si mette all'inseguimento della microcar.
Dopo pochi chilometri riesce a bloccare l'auto , ma quando si trova faccia a faccia con gli studenti si sente mancare il fiato. Uno di loro le punta in faccia la canna di una pistola, è un'arma giocattolo, una replica, ma la donna non può accorgersene. Spaventata a morte risale in macchina e questa volta è lei a scappare e a raccontare tutto ai carabinieri. Scattano le indagini, la donna non ricorda il nome dell'amico che ha riconosciuto, ma il figlio capisce subito di chi si tratta ed è facile identificare gli altri tre.

L'INDAGINE
«Volevamo solo riprenderci i nostri soldi», dicono i ragazzi agli inquirenti. Ma non avrebbero spiegato perché i loro soldi si trovavano nascosti nella villa di
Sacrofano e perché l'amico avrebbe deciso di tenerli per sé. Un punto dell'indagine che è ancora da chiarire. Durante le perquisizioni nell'abitazione di uno studente è stata trovata la pistola giocattolo e in un'altra abitazione i carabinieri hanno sequestrato alcune dosi di marijuana.