La donna ha accolto in casa la ragazza in attesa dell'arrivo dei carabinieri della stazione di Nerola. I militari, dopo aver prestato assistenza alla ragazza, hanno raccolto la denuncia e hanno rintracciato i due romeni mentre, a bordo di un Suv, stavano setacciando le strade di Montorio alla spasmodica ricerca della «loro ragazza».
I carabinieri sono riusciti a ricostruire la storia della 21enne: arrivata in Italia, nella città di Perugia, circa 4 mesi fa, con la speranza di trovare un lavoro come cameriera o barista, ha, invece, incontrato i suoi due connazionali che, grazie alla comune provenienza, sono riusciti a carpire la sua fiducia. Con la «solita» promessa di affidarle un lavoro di «cameriera», l'hanno portata in una casa a Montorio Romano, in via delle Sorgenti, messa a loro disposizione da un'altra connazionale, la cui posizione è tuttora al vaglio. Ogni sera, entrambi accompagnavano la ragazza a Roma, dove la costringevano a prostituirsi facendosi, poi, consegnare i soldi guadagnati - circa 300 euro al giorno - lasciandole solo pochi spiccioli. I due sfruttatori sono stati portati nel carcere di Rebibbia, dove rimarranno a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
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