Dai reduci delle guerre vere alle lotte spettacolo tra i gladiatori. Il 'veterano' principe Harry, semplicemente 'captain Wales' per chi ci ha combattuto a fianco a lui in Afghanistan, ha iniziato la sua due giorni in Italia con la commemorazione dei caduti della sanguinosa battaglia di Montecassino e l'ha conclusa con la sua prima visita al Colosseo. Lasciata l'alta uniforme dell'esercito britannico con cui in questi giorni ha presenziato a tutti gli eventi ufficiali, il secondogenito è arrivato all'Anfiteatro Flavio in jeans, camicia a scacchi e Clarks.
«It's amazing (è incredibile)», ha esclamato il principe rammaricandosi di non avere più tempo per visitare il simbolo di Roma.
Accompagnato da Laura Ciglioni, la stessa guida di Michelle Obama e le figlie nella visita al Colosseo del 2009, Harry, che ha acquistato il biglietto per sè e per il suo staff, è sembrato attento ed interessato. «Ma il Colosseo chiude di notte?», ha chiesto il principe alla sua guida. «Mi ha fatto un sacco di domande, soprattutto sulla gestione dell'Anfiteatro, ma sapeva già molte cose sulla storia del Colosseo. Ad esempio che vi si svolgevano le naumachie», ha raccontato Ciglioni, descrivendo il principe come una persona «tranquilla, che mette gli altri a loro agio».
Si è mostrato serio e compassato, in linea con l'immagine di uomo maturo - o maturato - che il quarto in linea di successione al trono britannico ha voluto dare di sè in questi due giorni in Italia. In linea, anche, con la richiesta di Buckingham Palace di assumere un ruolo sempre più ufficiale e di rappresentanza della corona sulla scorta del fratello William e della consorte Kate, ormai ufficialmente promossi a rappresentanti della monarchia del futuro.
Così Harry stamattina era di nuovo a Cassino al cimitero del Commonwealth, dove ha compiuto una passeggiata solitaria tra le tombe dei caduti. Poi, come ieri, ha avuto un colloquio privato con le famiglie dei reduci. Prima al sacrario militare - tra letture dal Vangelo, canti religiosi, inno nazionale e il tradizionale 'God save the Queen' - aveva deposto una corona di fiori a nome della nonna, la regina Elisabetta.