Festività revocata per garantire le corse della metro A del 1 maggio. Il capo dei macchinisti della prima linea ieri ha richiamato in servizio tutti i conducenti che avevano chiesto il riposo durante la festa dei lavoratori. Una scelta obbligata, dato che per il turno di chiusura (tra le 21.30 e l'1.30), nessun autista si era dichiarato disponibile a lavorare volontariamente.
Ecco allora la contromossa dell'azienda per evitare che la tratta Anagnina-Battistini vada in tilt proprio durante il deflusso del Concertone.
LE MODIFICHE
Anche per questo l'Agenzia per la Mobilità, la settimana scorsa, ha deciso di ripristinare la chiusura all'1.30, nonostante i lavori di manutenzione che, fino ad agosto, faranno terminare le corse della A alle 21.30, fatta eccezione per il sabato sera.
L'assenza di volontari per il turno straordinario però ha rischiato di vanificare la pianificazione aziendale.
Dopo i disagi dello sciopero dello scorso 17 aprile - con le corse fermate in anticipo rispetto all'orario dell'agitazione e i treni evacuati a metà percorso - l'azienda non poteva rischiare un'altra giornata di caos. Ecco perché ieri è arrivata la contromossa: solo 2 dei 150 macchinisti della linea A, sono rimasti in ferie, dato che il periodo di vacanze per loro era già iniziato da diversi giorni. Tutti gli altri invece sono stati richiamati e incardinati nei nuovi turni, in modo da assicurare le corse dei treni fino all'1.30 di notte ed evitare disagi durante l'esodo dal Concertone.
I macchinisti “precettati“ non perderanno la festività non fruita. Potranno decidere se recuperarla, come giorno di congedo, nei prossimi mesi, oppure potranno mettersi in tasca un bonus pari a 9 ore di straordinario (circa 150 euro). L'accordo sul compenso è stato raggiunto martedì, ma è stato sottoscritto solo da due sindacati, Cigl e Cisl. Restano fuori tutte le altre sigle, a partire da quelle che, con lo sciopero di due settimane fa, hanno fatto chiudere la Metro A.
VISITE FISCALI
Per evitare che i dipendenti richiamati si mettano in malattia, l'azienda insieme all'Assessorato ai Trasporti ha già pre-allertato l'ufficio che si occupa delle visite fiscali. Insomma: chi si darà malato farà bene a esserlo davvero, altrimenti rischia una sanzione disciplinare. Sembra quindi scongiurato, seppur in extremiis, lo spettro di una riedizione dei disagi che si erano verificati durante la notte di Capodanno, quando nonostante i 250 euro di incentivo, solo 7 macchinisti sui 24 previsti andarono a lavorare, mettendo il rallentatore alle corse della metro A dalle 23.30 alle 2.30, proprio a ridosso del cownt-down della mezzanotte, con 600mila romani e turisti in giro per la città.
LE CORSE
Durante la festa dei lavoratori, resteranno aperte con un'orario speciale anche le metro B e B1, con le corse in programma dalle ore 5.30 all'1.30. Regolare, fino alle 23.30, il servizio sulla linea C su tutte le stazioni da Pantano a Centocelle.