Roma, a Portonaccio 800mila multe: ma 7 su 10 sono da annullare

Roma, a Portonaccio 800mila multe: ma 7 su 10 sono da annullare
di Laura Bogliolo
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Domenica 6 Maggio 2018, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 09:55
La corsia preferenziale di via Portonaccio compie un anno e non è affatto in buona salute nonostante la giovane età. Il pasticciaccio di quei 400 metri monitorati da telecamere non fa ancora dormire sonni tranquilli al Campidoglio. Anzi. Il 75% dei ricorsi contro le multe elevate potrebbe essere accolto. Lo ha riferito proprio il Comune come spiega Luca Cardia del Comitato Multopoli Portonaccio (oltre 18 mila automobilisti): «A marzo siamo stati ricevuti in Campidoglio e ci hanno comunicato questi dati, spiegando però che faranno appello in caso di sconfitta».

NUMERI DA CAPOGIRO
La situazione sembra essere ancora in alto mare. Parliamo delle 800 mila multe che sono state elevate ai romani in 12 mesi, 80 milioni di euro (la metà nei primi sei mesi) che il Comune dovrebbe intascare. Il condizionale è d'obbligo però: migliaia di automobilisti hanno fatto ricorso al giudice di pace e oltre 20 mila al prefetto. Un mese fa sono arrivate le prime vittorie sui ricorsi presentati a Palazzo Valentini tramite i moduli del Codacons. Dopotutto la linea della prefettura ormai è chiara: le istanze presentate contro le multe prese prima del 25 luglio verranno accolte. Fino a quella data infatti mancava una segnaletica orizzontale chiara che indicasse il divieto di transito. E c'è chi ha preso fino a 80 sanzioni.

STRISCE FANTASMA
Le strisce, in realtà, in questi giorni sono già scomparse come accade purtroppo spesso a Roma, tra rattoppi di buche che saltano dopo pochi giorni e segnaletica che diventa presto invisibile. «Le strisce orizzontali non si vedono più e complicano la situazione già ingarbugliata - aggiunge Cardia - gli automobilisti infatti continuano a essere confusi, passano e piovono multe, quello dovrebbe essere un varco e non una preferenziale». Ma c'è comunque un cartello verticale. «Però è poco visibile in realtà» sottolineano dal Comitato. Ma una volta vinto il ricorso, cosa succede? Si può finalmente esultare e non pagare la multa? «Io ho vinto la metà dei ricorsi - aggiunge Cardia - ma adesso il Comune andrà in appello, ci saranno altre spese per me, ma anche per le casse del Comune nel caso in cui vincessi». Le spese legali ammontano all'incirca a 2-300 euro a ricorso infatti. Con il secondo grado di giudizio la somma aumenta ovviamente.
Ma l'intenzione del Campidoglio è chiara: vuole scoraggiare i multati a proseguire sulla strada dei ricorsi.
Sulla testa del Comune, inoltre, pendono ancora due esposti presentati da Fabrizio Ghera, consigliere comunale e regionale di Fratelli d'Italia che ipotizza i reati di truffa e danno erariale.

INCASSI MANCATI
A gran voce l'opposizione aveva chiesto al Comune di annullare in autotutela le multe, soprattutto dopo la notizia dei primi ricorsi accolti (una cinquantina del Codacons, altri del Movimento Difesa Cittadini). Il giudice di pace aveva infatti riconosciuto «che si è concretizzata la più totale confusione in merito alla viabilità di Portonaccio» in considerazione della segnaletica insufficiente. La corsia «non è stata preventivamente comunicata ai cittadini e la segnaletica è totalmente inadeguata e invisibile, in spregio alla normativa vigente» recitano la maggior parte delle sentenze di accoglimento dei ricorsi. Ma il Campidoglio, dopo aver consultato i propri uffici legali, aveva stabilito che l'annullamento non era possibile. Recentemente il pasticcio della preferenziale è arrivato in Parlamento con un'interrogazione della Lega al ministro degli Interni per chiedere di annullare tutte le multe elevate dalle telecamere killer della corsia.
 
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