Sono passate ore quando lo studente ha detto ai genitori di non trovarlo più. Perso: addio soldini e tessera. Invece, no. Ci ha pensato Laura, coetanea di Francesco, a fare la brava cittadina e, attraverso una piccola indagine, a restituire il portafogli al proprietario.
La ragazzina dopo tre giorni dal ritrovamento non si è persa d’animo: ha visto il nome e cognome sulla tessera della Metro e ha cercato su FaceBook. Niente: Francesco non è iscritto al ”social network”. Laura non si è data per vinta e ha contattato un uomo con lo stesso cognome. Fortuna ha voluto che era il padre di Francesco. C’è stato uno scambio di posta fra lei e lo sconosciuto. ”Chi mi assicura che lei è il papà del proprietario del portafogli?”, ha scritto in chat Francesca.
Il padre ha risposto descrivendo il portafogli, segnalando la tessera Metro e anche gli 80 euro. Detto fatto. Dopo un’ora Laura si è incontrata alla metro Fermi con il papà di Francesco al quale ha restituito il portafogli. ”Ho ringraziata molto quella ragazzina - dice soddisfatto l’uomo -. Ha fatto davvero la cosa giusta, onesta e di questi tempi non mi pare poco. All’appuntamento non sono andato a mani vuote. Le ho regalato una piantina che si può innaffiare e non un mazzo di fiori che poi appassisce”.