Roma, record di vigili inabili: 700 agenti evitano i turni in strada, ecco tutti gli escamotage

Roma, record di vigili inabili: 700 agenti evitano i turni in strada, ecco tutti gli escamotage
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 10 Giugno 2018, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 15:31
Obbligo di «poggiapiedi» in ufficio; obbligo di «pausa» ogni dieci minuti; esonero dal portare la divisa; esonero dai turni di mattina presto o, viceversa, esonero dai turni di notte; esonero dal contatto con il pubblico; «controindicata la stazione eretta prolungata», quindi non si può stare in piedi a dirigere il traffico, stesso compito da cui è ovviamente dispensato chi è infastidito dagli «agenti inquinanti», cioè lo smog.

E ancora: «controindicate le attività che comportino stress psico/fisici» o che impediscano una «pausa posturale»; c'è perfino chi ha strappato l'«esclusione dai servizi che implichino l'uso dell'arto superiore destro in segnalazioni manuali», e verrebbe da chiedersi: con l'altra mano, la sinistra, il povero vigile potrà fare l'alt con la paletta o è meglio che se ne resti in ufficio, al riparo da questi azzardi, per precauzione? Se vi siete mai chiesti perché fosse più facile trovare un ago tra i rami di Spelacchio che un vigile per le strade di Roma, una risposta va cercata anche qui. Nella giostra di deroghe cavillose, licenze da carte bollate, esoneri e «prescrizioni» di varia natura - quasi sempre avallate dal medico di turno - che permette a buona parte dei pizzardoni di scansare i faticosi turni su strada e di passare l'orario di lavoro dietro alla scrivania.

LO SCUDO
Un record, a livello nazionale. Perché in 700, tra gli agenti della Polizia locale di Roma, hanno in tasca un foglio con scritta la parola magica: «esonero». Come lo scudo di Capitan America, fornisce una protezione quasi impenetrabile dalle seccature che pure farebbero parte, come dire, del mestiere. Insomma, hai scelto di fare il vigile? Ti toccherebbe, per esempio, mulinare la paletta in mezzo alle strade dall'imbottigliamento facile, tra le sventagliate di clacson degli automobilisti inferociti. Oppure dare la caccia ai venditori abusivi di paccottiglia che coi loro lenzuoli stracolmi di occhiali tarocchi e borsette contraffatte accerchiano i monumenti più visitati e paparazzati dai turisti. Chi ha conquistato l'esonero, invece, può guardare tutto questo con distacco: spetterà ad altri dirimere le controversie, non sempre civilissime, che germogliano dopo un tamponamento; altri si prenderanno la briga di multare il centurione che molesta i turisti a dispetto delle ordinanze di divieto o il ristoratore che si è allargato un po' troppo coi tavolini; altri ancora rincorreranno i vandali che sfregiano le fontane più antiche.

CHE STRESS
Spulciando la lista degli «esoneri» legati ai «giudizi di idoneità» alle varie mansioni, si scopre un campionario variopinto e dove non mancano guizzi di originalità. Si è detto prima di chi si è fatto prescrivere l'«impossibilità» di fare l'alt, ma solo con la mano destra, ma c'è anche chi ha lamentato il fastidio nei servizi di «piantonamento» e ha trovato comprensione dall'ufficio del Personale. Anche lui: esonerato. C'è chi ha chiesto e ottenuto il «riposo a cadenza fissa», chi ha preteso di evitare i «turni serali», chi i «servizi interni»; chi per lavorare ha bisogno del «poggiapiedi», chi invece degli «otoprotettori», che poi sarebbero i tappi alle orecchie per smorzare i rumori. In parecchi si sono fatti annotare dal medico che è «controindicata la stazione eretta statica», specie se «prolungata». Stare in piedi a un incrocio? Non si può. Altri ancora hanno strappato un esonero per motivi di «stress», compreso quello di essere impelagati in incarichi di «front office», cioè a contatto col pubblico: metti che, seduto allo sportello, ti capita un cittadino su di giri per una multa appena arrivata?

PIOGGIA DI CERTIFICATI
Di richieste così ne arrivano una quarantina al mese, nella sede del comando generale dei vigili romani o nelle caserme sparpagliate sulla mappa dell'Urbe. Ciascuno dei 15 gruppi locali in cui è articolata la Municipale di Roma si ritrova con circa 50 agenti esonerati, facendo una media per tutto il Corpo si scavalla ampiamente quota 700. Un vigile su 8 è «inidoneo» alle funzioni più faticose. Del resto, su 5.700 caschi bianchi a libro paga del Campidoglio - compresi i 350 appena arruolati con l'ultimo concorso - meno di 2mila sono assegnati ai «servizi esterni». Per tutti gli altri, c'è la scrivania. Col poggiapiedi, o senza.
 
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