Roma, i commercianti di piazza di Spagna
in difesa della vigilessa di ferro

Roma, i commercianti di piazza di Spagna in difesa della vigilessa di ferro
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Sabato 14 Dicembre 2013, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 10:15

L’Associazione Piazza di Spagna -Trinit dei Monti profondamente amareggiata e sconcertata per l’esito della sentenza nei confronti di Claudia Macr, la vigilessa condannata per concussione dopo aver agito in nome della legalit effettuando un sequestro di merce contraffatta e illegalmente commercializzata dai venditori abusivi di piazza di Spagna. «Tempo fa - sostiene l'associazione - siamo venuti a conoscenza che la stessa Claudia Macrì, era ascesa ai clamori della cronaca per essere stata aggredita nel tentativo di sventare uno scippo nella metropolitana di Piazza di Spagna. Il salotto del mondo, la piazza più rappresentativa e importante d'Italia, si ritrova purtroppo oggi senza questa figura indispensabile all'ordine pubblico».

L'associazione si schiera in difesa di Macrì: «Seria, efficiente, temeraria, in nome di un rigore oggi quanto mai raro, Claudia Macrì è sempre stata apprezzata dall'Associazione dei commercianti di Piazza di Spagna», che si dichiara «basita per quanto accaduto». Allo sconcerto dell'Associazione contribuisce «l'atto ignominioso, compiuto il 9 dicembre da parte di un anonimo signore che si è divertito ad imbrattare la piazza con volantini riportanti la fotografia della vigilessa con accuse infamanti. Senza entrare nel merito della sentenza di primo grado, che ha condannato Claudia Macrì a due anni ed otto mesi con interdizione dai pubblici uffici, l'Associazione Piazza di Spagna – Trinità dei Monti intende esprimere la propria solidarietà, auspicando che la verità possa emergere, dando così la possibilità a Claudia Macrì di svolgere le proprie mansioni da pubblico ufficiale con serietà e dedizione».

Piazza di Spagna, sottolinea l'associazione «biglietto da visita della capitale e centro importante di Roma e del mondo, continua a subire una lenta agonia a causa del commercio abusivo di merci contraffatte, di chioschi, di camion bar, di venditori di castagne usurpatori degli angoli più chic, di parcheggi selvaggi di camion per lo scarico merci, dell’invasione di auto per disabili che a nostro avviso sono fittizie e di tassisti in doppia e tripla fila. Non possiamo più accettare una tale situazione di degrado e vogliamo che l’ordine e la legalità venga perseguita e messa in pratica, come solo la vigilessa Macrì sapeva fare».

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