Lazio, la Regione cambia il vertice dei centri per la fecondazione assistita: Melega commissario

Lazio, la Regione cambia il vertice dei centri per la fecondazione assistita: Melega commissario
2 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Aprile 2014, 20:59
Dopo lo scandalo dello scambio di embrioni al Perini, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, cambia il vertice dei centri per la Procreazione medicalmente assistita. Il nuovo commissario è Corrado Melega. Il nuovo vertice, spiegano dalla Regione, «dovrà assicurare il compiuto e tempestivo svolgimento di tutte le attività funzionali al completamento delle procedure di autorizzazione all'esercizio di attività di procreazione medicalmente assistita per tutti i centri, pubblici e privati, della Regione Lazio». L'incarico ha la durata di sei mesi e l'ufficializzazione della nomina avverrà nei prossimi giorni.



La decisione arriva alcuni giorni dopo la notizia dello scambio di embrioni tra due coppie sottoposto a trattamento per la fertilità all'ospedale Sandro Pertini di Roma.



Corrado Melega, 69 anni, fra i massimi esperti del settore, ha fatto parte del gruppo di medici che ha ottenuto le prime gravidanze con fecondazione assistita nella Regione Emilia Romagna. Attualmente è componente del Comitato di indirizzo dell'azienda ospedaliera S. Orsola - Malpighi e coordinatore della Commissione Regionale emiliana per il percorso nascita. Negli anni '70 ha contribuito, insieme alle associazioni femminili, alla nascita dei consultori familiari e ha contribuito all'istituzione del primo servizio ospedaliero regionale per l'attuazione della legge 194. Dal 1991 al 2000 ha diretto il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Bufalini di Cesena. Dal 2000 al 2003 la Maternità dell'Ospedale Maggiore di Bologna e dal 2003 al 2009 il Dipartimento materno-infantile dell'ASL di Bologna. Nel 2007 ha coordinato, assieme al Comune e all'Università di Bologna con la collaborazione della Fondazione del Monte, l'istituzione del Pronto Soccorso per l'assistenza alle donne vittime di violenza sessuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA