Pedofili vip, spunta un secondo uomo: al vaglio le telefonate con un amico confidente

Pedofili vip, spunta un secondo uomo: al vaglio le telefonate con un amico confidente
di Michela Allegri e Cristiana Mangani
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- Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 15:31

Sono le intercettazioni e i pedinamenti a consegnare agli inquirenti le prove che hanno spalancato le porte del carcere per Claudio Nucci, 56 anni, pr dalle amicizie rinomate e dalla vita a cinque stelle, arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Ma non solo, perché dalle conversazioni captate dalle cimici della sezione di polizia giudiziaria di piazzale Clodio, emerge che almeno un altro adulto potrebbe essere coinvolto nel giro. 

C'è infatti un uomo con cui Nucci si confida al telefono, con cui parla senza freni degli incontri proibiti e dei rapporti illegali consumati decine di volte con ragazzini benestanti di Roma Nord. Giovanissimi, tra i 14 e i 16 anni, tenuti sotto scacco dal pr, prima agganciati con la promessa di regali e soldi facili, poi ricattati con la minaccia di raccontare tutto quanto ai genitori e ai compagni di scuola. L'indagato, infatti, filmava e fotografava le vittime. Con l'amico si vantava al telefono di quelle conquiste. Chi ha ascoltato le conversazioni racconta che l'interlocutore, di fronte ai racconti ricchi di dettagli, sembra non scomporsi. E ora gli investigatori stanno indagando per scoprire se lo stesso uomo abbia aiutato Nucci ad avvicinare gli adolescenti, o se abbia condiviso con lui la passione malata per i giovanissimi nati e cresciuti tra Ponte Milvio, Fleming, Cassia e Flaminia. 
 
Al vaglio del pm Eugenio Albamonte e del procuratore aggiunto Maria Monteleone ci sono i tabulati telefonici del pr: i magistrati stanno analizzando ogni numero, controllando ogni conversazione in chat per trovare elementi a sostegno di accuse già parecchio pesanti che sono costate a Nucci un arresto e la convalida da parte del gip. 

LE FAMIGLIE
Gli inquirenti vogliono stabilire se l'indagato abbia agito da solo o se facesse parte di una rete più ramificata. L'ordinanza di custodia cautelare del gip Stefano Aprile è stata eseguita alla fine di febbraio. Prima di allora, Nucci era il classico presenzialista romano. Conosciutissimo e amante della bella vita, con il suo fare affabile, era riuscito ad avvicinare minorenni di buona famiglia. A volte passando anche attraverso l'amicizia degli ignari genitori. Almeno due vittime frequentano un rinomato liceo in zona Prati, noto per essere una delle scuole più selettive della Capitale.
A fare scattare le indagini, la denuncia sporta dallo zio di uno dei ragazzini. Controllando il cellulare del nipote, ha scoperto la relazione e i conseguenti ricatti. Dopo averli avvicinati nei locali alla moda, Nucci, per l'accusa, riusciva a convincere gli adolescenti ad avere rapporti con lui e farsi riprendere. Li ricompensava con ricariche e contanti, con regali e vestiti alla moda. Poi li minacciava. Le relazioni sarebbero andate avanti per circa due anni. Dopo la segnalazione, la Procura ha fatto scattare pedinamenti e intercettazioni. Al momento il pr è accusato di essersi approfittato di cinque ragazzini. Ma il giro potrebbe essere più ampio: il sospetto è coinvolgesse una trentina di adolescenti.

 

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