Roma, allo studio pedaggio per accedere in zona semi-centrale della città. Ma solo se mezzi publici adeguati

Roma, allo studio pedaggio per accedere in zona semi-centrale della città. Ma solo se mezzi publici adeguati
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Martedì 13 Novembre 2018, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 18:38
L'Assemblea Capitolina, presieduta da Marcello De Vito (M5S) ha iniziato la discussione della delibera che punta ad istituire un pedaggio veicolare per accedere ad una zona semi-centrale della città, la cosiddetta congestion charge. Il testo rispetto alla versione iniziale è stato modificato da alcuni emendamenti. Il provvedimento al suo primo approdo in Aula aveva creato divisioni all'interno del M5S e non era stato votato, poi in seguito, per questioni di tempi, non era stato affrontato. Nel testo emendato, che già oggi potrebbe essere approvato, tra le principali modifiche si legge: si prevede «di valutare prima dell'eventuale entrata in vigore del provvedimento il raggiungimento di adeguati livelli di servizio del trasporto pubblico locale».

La proposta di delibera dà mandato alla giunta e agli uffici dell'amministrazione competenti, «entro un periodo di 2 anni dall'approvazione del provvedimento, di ratificare tramite apposito atto normativo l'adozione nell'ambito della Ztl Vam di Roma Capitale (un'area semi-centrale della Capitale, ndr) di un sistema di pedaggio veicolare sul modello del 'Congestion Chargè che preveda per tutti il pagamento di una tariffa per l'accesso». Oltre alle «misure di inibizione all'accesso per gli autoveicoli maggiormente inquinanti» già previste in precedenza, si dà mandato alla giunta di valutare anche misure «di forte penalizzazione per le cilindrate più elevate».

Resta una specifica disciplina con agevolazioni ed esenzioni a livello tariffario per alcune specifiche categorie come i residenti, i titolari di contrassegno speciale di circolazione per persone con disabilità, gli utilizzatori di autoveicoli a trazione ibrida o elettrica.
Previsto anche un meccanismo che favorisca lo spostamento di un minimo di 3 soggetti con il medesimo autoveicolo«. A lavorare in prima battuta al provvedimento è stato il presidente della commissione Trasporti di Roma Enrico Stefano (M5S).
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