Un dibattito vecchio stampo. Lungo e argomentato, è stato quello andato in onda al terzo piano del quartier generale dem. In audizione anche il mini sindaco dell'Eur Andrea Santoro, "processato" da gran parte del Pd «per la fuga in avanti».
Prima serve una legge nazionale, ha ribadito la senatrice Monica Cirinnà. Che poi ha annunciato: «Da stamani è calendarizzata nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato la proposta di legge, prima firmataria Maria Spilabotte e Monica Cirinnà, che prevede il riconoscimento della prostituzione, ovvero
del sex worker che deve sottostare alle regole del mercato del lavoro».
Intanto, come ha dichiarato l'assessore alle Politiche sociali Francesca Danese: «Riparte un'azione di sistema, con le unità mobili, e con la mediazione sociale che ai tempi veniva fatta molto bene, con corsi di formazione insieme alle forze ordine, impiegate in un lavoro di mediazione culturale importante».
Santoro, incassato il ridimensionamento, si porta a casa comunque una vittoria: «In 4 giorni siamo riusciti a fare quanto non si è fatto in 15 anni. È stato fatto un capolavoro, dalla messa in ordine del giorno al Senato della proposta di legge contro la prostituzione alla decisione della giunta di Roma di rifinanziare il progetto Roxanne, dalle forze dell'ordine che si stanno muovendo e bene al municipio e al territorio in prima linea».
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