Secondo l'accusa, il 53enne Aziz Karatas avrebbe intimidito la vittima, «imponendole - come si legge nel capo d'imputazione - di pagare una cifra complessiva tra i due e i cinque euro e obbligandola a spostare l'autovettura qualora non avesse voluto pagare il denaro». La richiesta dei soldi sarebbe avvenuta «mediante violenza e minacce sia di morte a lei personalmente e ai familiari». Una vicenda quotidiana di prepotenza che raggiunge l'apice il 16 maggio del 2013, quando, di fronte all'ennesimo rifiuto - «Io non ti do niente» - Aziz ha iniziato a colpire furiosamente a calci l'autovettura della donna, «costringendola in preda alla paura a fuggire e a rifugiarsi in casa». Nei confronti del turco il pm d'aula Andrea Beccia aveva chiesto una pena di 4 anni. Il giudice si è fermato alla metà. Nel frattempo, Aziz, ora che piazza Giustiniani è stata in parte pedonalizzata, si è spostato di qualche metro. Pronto a mettere in atto tutto il suo campionario di arroganza nel chiedere agli automobilisti quei soldi non dovuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA