Roma, colpisce una pecora con il pallone: bambino rom accecato da un pastore

Roma, colpisce una pecora con il pallone: bambino rom accecato da un pastore
di Michela Allegri
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 07:58
Li ha rincorsi con una pistola stretta in pugno. Ha sparato in aria per spaventarli. Poi, ha afferrato una canna di bambù e ha aggredito uno di loro: un bambino di soli 8 anni. L'ha colpito in pieno volto, cavandogli un occhio. Ora è ai domiciliari per lesioni gravissime e porto d'arma abusiva. Vittima dell'ira di un pastore di cinquant'anni, residente vicino al campo nomadi di via Salone, due piccoli rom che stavano giocando a palla in un prato e hanno colpito una pecora di proprietà dell'indagato. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri su disposizione del pubblico ministero Elisabetta Ceniccola. Per l'accusa, prima di colpire il bimbo avrebbe anche sparato un colpo di pistola utilizzando un'arma con una matricola abrasa e quindi illegale.

LA LITE
I fatti risalgono allo scorso 22 dicembre. È pomeriggio quando i ragazzini stanno giocando con un pallone. Uno dei due tira un calcio troppo forte e la palla finisce nel giardino dell'indagato, colpendo una pecora. Il pastore esce di casa. È arrabbiatissimo. Impugna una pistola e spara un colpo. I bimbi fuggono spaventati e lui li insegue. Quando li raggiunge, l'uomo colpisce uno dei piccoli con una canna di bambù appuntita e lo ferisce a un occhio. Il bambino finisce in ospedale, le lesioni sono molto serie. A quanto sembra, avrebbe perso la vista. Questa è la versione raccontata dalle vittime, che oggi verranno ascoltate dal gip in sede d'incidente probatorio. Il racconto dei fatti esposto dal pastore, invece, è molto diverso.

L'ALTRA VERSIONE
Al giudice, durante l'interrogatorio di garanzia, ha detto che i due bambini la sera prima della presunta aggressione gli avrebbero rubato un agnellino appena nato. Vedendoli giocare vicino alla sua proprietà, il pastore avrebbe deciso di sgridare i piccoli. Ha ammesso di averlo inseguiti e di aver sparato il colpo di pistola. Ha però negato fermamente di aver aggredito il bambino. A detta dell'indagato, infatti, il minore si sarebbe fatto male da solo, inciampando durante la fuga. «È caduto da solo e si è fatto male con uno spuntone nel terreno» Oggi, i bambini racconteranno nuovamente la loro versione. Nel frattempo, il pastore resta ai domiciliari.