Ostia, fuga dal mare: meno 30% di turisti: «È l'estate più nera»

Ostia, fuga dal mare: meno 30% di turisti: «È l'estate più nera»
di Mirko Polisano
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Sabato 11 Agosto 2018, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 18:42

L'estate di Ostia segna meno trenta. A tanto ammonta - stando ai numeri - il calo di presenze e consumi negli stabilimenti, a cui si somma il - 18% registrato dagli alberghi e il - 10% che riguarda il commercio di strada. Stagione balneare da dimenticare, questa che sta vivendo il mare di Roma. Il segno meno è la costante che accompagna il momento nero di Ostia e, più in generale del X Municipio, da cui tutti cercano una via di fuga. Da qui scappano anche i giovani che si rifugiano tra le dune selvagge delle spiagge di Maccarese e Fregene, dove il divertimento è assicurato. A Ostia, movida e movimento sono ormai termini in disuso.

LE CIFRE
«Per noi il calo è del - 30% rispetto allo scorso anno - ammette Franco Petrini, consigliere regionale del Sindacato italiano balneari - colpa dell'erosione che rende le nostre spiagge un prodotto poco competitivo ma anche colpa della crisi, con i bagnanti fagottari che si portano tutto da casa e non spendono nelle nostre strutture». Calano gli abbonati negli stabilimenti, ma anche i giornalieri. Il popolo del mare del weekend c'è ancora ma opta per gli arenili liberi di Castel Porziano e Capocotta, l'unico «modello mare» che ancora resiste perché in grado di offrire i servizi all'utenza, compreso quello del noleggio di attrezzature come sdraio, ombrelloni e lettini. Un miraggio per le spiagge libere, made in Campidoglio, di Ostia Ponente dove i servizi sono ridotti all'osso. Il declino del mare di Roma coinvolge e contagia turismo e commercio.

LA PARABOLA
«Nel secondo trimestre del 2018 c'è stato un crollo - ammette Stefano Pietrolucci, vicepresidente di Assohotel Mare di Roma - Roma è stata la prima città italiana per numero di turisti accolti eppure Ostia non è riuscita a godere del trend. Non siamo riusciti a consolidare le presenze, siamo fermi al 2016. Quello del litorale è un turismo da terza età: sono per lo più anziani parenti di chi vive a Ostia, che alloggiano nel X Municipio per poter stare più vicino a figli e nipoti. Dal resto dell'Italia veramente poco. E chi viene non ritorna. Il feedback dei nostri clienti è sempre lo stesso: lamentele per il degrado urbano che ci viene fatto notare spesso e poi per le note problematiche di sicurezza del territorio». «I turisti si fermano a Ostia Antica - sottolinea Paolo Bondi, presidente della proloco di Ostia Antica - già sono pochi perché per chi è fuori dai confini romani non c'è tutta questa differenza, ma di sicuro molti tour operator tendono a evitare di proporre Ostia, colpa della delinquenza dilagante. Lo si percepisce anche con i colleghi di altre proloco. Il turista fai da te poi ci pensa due volte a progettare una vacanza al Lido».
Trend negativo anche per il commercio. I dati dell'Ascom Confcommercio sono preoccupanti: un calo del 10% degli incassi per il settore abbigliamento e ristorazione (tra i più in voga e solitamente sempre in attivo a Ostia) per un valore di affari di oltre cinque milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno.

IL MARCHIO
«La situazione è difficile - puntualizza Armando Vitali, presidente Ascom Roma-Litorale - ci vorranno anni prima che Ostia possa togliersi di dosso il marchio di città dei clan e per uscire dal tunnel solo che non si intravede l'inizio di un nuovo percorso che non può certo partire da spot equivoci per rilanciare l'immagine del territorio». «Siamo nel momento di picco del calo - fa sapere Ruggero Barbadoro, presidente locale della Fiba (Federazione italiana balneari) - ad agosto molti partono e le attività crollano. E, in più, quest'anno pioverà anche a Ferragosto. Ristoranti e tavole calde sono vuote. Il resto lo fa la scarsa manutenzione: i giardini sul lungomare sono abbandonati e le spiagge libere incustodite. I ragazzi si vanno a divertire in Spagna o in Grecia invece di trascorrere l'estate a Ostia perché non hanno opportunità e possibilità di divertimento».

I dati tracciano inesorabilmente un quadro negativo di un quartiere che ha le sue bellezze a partire dai tramonti con il sole che muore nel mare.

Ma questo ora per Ostia non basta.

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