Agguato a Ostia, le indagini: «Il fratello della vittima era in affari con gli Spada»

Agguato a Ostia, le indagini: «Il fratello della vittima era in affari con gli Spada»
di Michela Allegri
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Sabato 25 Novembre 2017, 08:19
Un regolamento di conti tra famiglie rivali, oppure la lotta per spartirsi le piazze di spaccio del litorale romano. Per l'ultima gambizzazione di Ostia in procura scatta l'inchiesta per tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, nello stesso giorno in cui il Riesame conferma il carcere per Roberto Spada per l'aggressione - sempre di stampo mafioso - al giornalista di Nemo. A indagare sono le pm Barbara Zuin e Ilaria Calò, della Dda. E ancora una volta a Ostia si parla di guerra tra clan. Perché una delle vittime dell'agguato, Alessio Ferreri, è il fratello di Fabrizio, soprannominato Dentone, cognato di Ottavio Spada. Ed è soprattutto il nipote di Don Carmine Fasciani, boss del litorale. Secondo chi indaga, sarebbero proprio Ferreri e la sua famiglia l'obiettivo dei sicari. Lo scorso maggio, Dentone era stato arrestato dai carabinieri nell'ambito dell'operazione antidroga Critical. Da quell'indagine era emerso che, già nel 2015, qualcuno aveva osato sfidare le famiglie che a Ostia comandano, dando alle fiamme la macchina e la moto di Fabrizio Ferreri. Il sospetto degli inquirenti è che si trattasse di un rivale vicino ai clan avversari, in lizza per gestire la piazza di spaccio. Le carte di quell'inchiesta raccontano che, nell'agosto 2015, Dentone e gli Spada stavano progettando insieme «un grave fatto di sangue»: una vendetta, per lo sgarro subito. L'azione, approvata da Ro («identificabile con Roberto Spada», scriveva il gip), era poi fallita per l'intervento dei carabinieri.
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