«Quello che Antigone ha voluto fare attraverso l’esposto - spiega l’avvocato dell’associazione, Simona Filippi - è far emergere il fatto che spesso dietro il suicidio ci sia una non corretta e adeguata comprensione della condizione del detenuto. Marco Prato è stato spostato in maniera punitiva dalla struttura di Regina Coeli al carcere di Velletri dove la vicenda ha avuto l’epilogo che conosciamo».
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