Roma, parroco di Santi Apostoli a Olmi: nella mia basilica ospitati cento sfollati

Roma, parroco di Santi Apostoli a Olmi: nella mia basilica ospitati cento sfollati
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Martedì 5 Settembre 2017, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 13:41
«Le nostre cattedrali sono vuote»: una frase del regista Ermanno Olmi dà lo spunto al parroco della Basilica di Santi Apostoli, fra Agnello Stoia, per chiedere attenzione sul dramma che da quasi un mese si vive nell'atrio della sua chiesa. E il sacerdote ha scritto una lettera proprio al grande regista italiano. «È dal 10 agosto - racconta fra Agnello nella lettera a Olmi che il sacerdote rende nota attraverso Facebook - che l'atrio della nostra basilica ospita un centinaio di sfrattati, tra loro donne e bambini. Hanno posto tende dove un tempo alloggiavano i pellegrini, venuti da lontano per venerare Filippo e Giacomo apostoli».

«Ma in questi giorni, ormai si compie il mese, questo spazio è pieno di gente che attende che si aprano porte... .
Non so quando e come si compirà questa storia, so solo che per adesso questo spazio è un luogo dove si accoglie e ci si incontra: cristiani e musulmani, frati e non credenti, patrizi e immigrati. Qualcuno mi ha scritto dicendo di custodire dalla profanazione il luogo sacro, nonostante si tratti dell'atrio non della basilica, non c'è decoro in tutto questo. Ma come pastore della comunità e custode di questo luogo è adesso che vedo risplendervi il segno di Balaam, e compiuta l'intentio incisa nella pietra da Giovanni III», quella di dare un riparo a chi ne ha bisogno. «Se passa per Roma - scrive fra Agnello a Olmi -, venga a trovarci. Faccia presto, anche se spero non trovi più qui questi amici ancora ad attendere che si aprano porte»
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