Virgilio, ora scatta l’appello di genitori e docenti: «Troppi danni dall’occupazione»

Alcune immagini del Virgilio occupato
di Marco Pasqua
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Sabato 3 Novembre 2018, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 09:20
Cinque giorni dopo l’inizio dell’occupazione del liceo Virgilio, e con la maggioranza degli studenti contrari all’interruzione delle lezioni e alla “presa di possesso” dell’istituto di via Giulia, docenti e genitori lanciano un appello affinché venga interrotta la mobilitazione fuorilegge. Un appello al buon senso dei ragazzi che, da domenica scorsa, hanno deciso di obbligare la scuola ad interrompere le lezioni. «Cari studenti, come certamente sapete, il nostro liceo attraversa una fase critica della sua storia», è l’incipit del messaggio circolato in queste ore nelle chat e nelle mailing list interne a firma dei “consiglieri di istituto, docenti e genitori”. 

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LA LETTERA SU WHATSAPP
Una lettera che elenca tutta una serie di criticità create proprio dall’occupazione e che potrebbero peggiorare qualora gli studenti “ribelli” - sempre più in minoranza - decidano di proseguire la loro protesta: «Il protrarsi dell’occupazione oltre la settimana in corso avrebbe conseguenze piuttosto serie proprio sul complesso meccanismo alla base della struttura organizzativa del liceo. Molti snodi vitali per l’offerta del Virgilio si incepperebbero. La protesta che, come dite, non è rivolta contro la scuola, con il protrarsi dell’occupazione potrebbe essere percepita, al contrario, come ostile, o perlomeno indifferente, al destino del Virgilio». Segue l’elenco di «problemi che l’occupazione ha creato o creerebbe violando il confine della prossima settimana». Intanto si bloccherebbe la segreteria amministrativa: ciò, fanno notare i docenti, «mette a rischio molte scadenze importanti (stipendi dei supplenti, contratti con altre istituzioni) che, se non rispettate, farebbero saltare importanti attività previste per l’anno scolastico in corso.
Questo creerebbe serio imbarazzo, anche in sede di presentazione della scuola (Open day), nei confronti di chi ha scelto o potrebbe scegliere il Virgilio». E imbarazzo si è già creato con gli studenti francesi del Liceo Montaigne, al centro di una convenzione firmata con via Giulia: non solo è a rischio l’accordo stesso («una pessima notizia per una sezione già devastata dal calo di iscrizioni lo scorso anno», viene fatto notare): gli studenti francesi, in questi giorni, «non sanno dove andare e stanno perdendo giorni di scuola». Tra l’altro è anche saltato «un incontro al Centro S. Louis per il futuro dell’Internazionale francese», oltre ad una visita al museo Galileo di Firenze, prevista per il 5 novembre. Tra gli aspetti più gravi, però, ci sono le mancate elezioni dei rappresentanti degli studenti nel consiglio di istituto e nei consigli di classe, oltre a quelle dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe: «Questo crea molto disagio soprattutto alle classi prime, che non hanno punti di riferimento a cui rivolgersi», fanno notare i genitori. Infine, è saltata l’approvazione del cosiddetto Pof, il “Piano dell’offerta formativa”, da portare a termine entro il 31 ottobre. Da qui la conclusione dell’accorato appello: «In nome del senso di responsabilità e affezione che provate per il vostro sofferente liceo, vi chiediamo di sospendere le attività entro la fine di questa settimana». «Questo elenco di criticità fa emergere ancora una volta i danni che le occupazioni possono arrecare – fa notare Mario Rusconi, presidente dell’Associazione presidi del Lazio – non solo materiali ma anche formativi». 

TRA DIBATTITI E CENE
Intanto, se ieri sera nella scuola è stata organizzata una “porchettata” aperta anche agli esterni (ex studenti o universitari), continuano i dibattiti “a senso unico” promossi dal Collettivo: da quello sul referendum per la privatizzazione Atac (come relatore è stato invitato solo un esponente del comitato del “No”) alla questione palestinese (qui ha parlato Bassam Saleh, esponente di Fatah, che ha elencato, senza contraddittorio, tutte le presunte colpe di Israele nel noto conflitto).
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