La loro storia, andata avanti dall'agosto al dicembre scorso tra cuoricini e regali, si era infranta per la differenza di età ma soprattutto per le debolezze psichiatriche di lui, che da anni lo avevano portato al riconoscimento dell'invalidità totale. Ma quando la donna gli ha comunicato che non l'avrebbe voluto più vedere, l'innamorato deluso ha cominciato a perseguitarla con più insistenza, insultandola via sms, WhatsApp e chiamandola anche venti volte al giorno. Aveva ventilato minacce anche su alcuni video postati su Facebook in cui la insultava brandendo una pistola. Minacce ritenute ad alto rischio dal pool antiviolenza della procura di Roma, coordinato dalla procuratore aggiunto Maria Monteleone. La vittima, assistita dall'avvocato Marianna Rociola, si è rivolta ai carabinieri per liberarsi dall'incubo: «Ho paura». Si sentiva pedinata. «Ho le tessere gratuite del bus per andare ovunque», si vantava lui.
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