Acilia, scuola invasa dalle erbacce
Nonni-giardinieri si sostituiscono al Comune

Acilia, scuola invasa dalle erbacce Nonni-giardinieri si sostituiscono al Comune
di Giulio Mancini
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Venerdì 12 Settembre 2014, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 17:24
A poche ore dal suono della campanella del primo giorno di scuola un gruppo di nonni, stanchi di vedere i giardini dell’istituto sommersi dalle erbacce, ha preso falciatrici e rastrelli e ha pulito la zona.

E' il senso della protesta silenziosa e costruttiva operata da sette nonni aderenti al comitato di quartiere Prato Cornelio di Acilia che hanno “preso d’assalto” gli spazi verdi della scuola elementare “Piero della Francesca”. Attrezzati di tutto punto, sotto al sole e in mezzo alla sporcizia, hanno lavorato per oltre quattro ore raccogliendo complessivamente venticinque sacchi di ramaglie ed erbacce.

Arbusti secchi, ciuffi di erbe infestanti, scarti delle potature ma anche cartacce, lattine vuote, bottiglie di plastica sono state accuratamente raccolte e portate in discarica. Il tutto per evitare che serpi, topi ed insetti proliferino a ridosso delle aule.

«A pochissimi giorni dall’inizio delle lezioni ci è sembrato indecoroso lasciare i giardini in quelle condizioni» spiega Luigi De Angelis, portavoce dell’iniziativa. «Senza fare polemiche sul perché il verde della scuola si trovi in questo stato - prosegue - ci siamo messi a disposizione del dirigente dell’istituto e abbiamo offerto il nostro contributo». «Adesso i nostri nipotini possono apprezzare la pulizia e quindi prendere esempio evitando ti sporcare: il degrado richiama degrado» commenta un altro nonno.

Sono numerose le scuole del Litorale romano in ritardo nella manutenzione degli spazi verdi interni. Da quando il X Dipartimento capitolino Ambiente ha accentrato le operazioni dello sfalcio delle erbacce e della sistemazione dei giardini scolastici, molti istituti soffrono del ritardo nelle pulizie e quindi vivono nel degrado.

«Purtroppo - chiarisce l’assessore municipale all’Ambiente, Marco Belmonte - non abbiamo più competenza in questa materia. Cerchiamo di renderci utili con il nostro personale o con le ditte fornitrici proprio nei casi più gravi, tali da determinare condizioni di pericolo negli istituti scolastici. Per il resto dobbiamo limitarci a segnalare le priorità ai tecnici del Dipartimento comunale».

Uno dei casi più a rischio è quello dell’asilo nido di via Bepi Romagnoni, ad Acilia. Il plesso confina con un terreno nel quale vengono fatti stazionare spesso dei cavalli e in questi giorni i residenti hanno lanciato l’allarme per l’invasione di insetti e di zecche. La paura è che queste presenze possano rivelarsi pericolose per i piccoli scolaretti.

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