I quattro erano ancora in possesso degli arnesi da scasso utilizzati e della refurtiva: una moneta antica e dei gemelli in argento, risalenti al periodo del secondo conflitto mondiale; un baule antico con lo stemma delle Ferrovie, due bilance antiche in ottone e due pompe in rame. La refurtiva è stata riconsegnata al responsabile del museo mentre gli arrestati sono stati portati nel carcere di Velletri, a disposizione autorità giudiziaria.
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