Bimba investita e uccisa da un auto
La rabbia della Muratella: «La tragedia
di Giulia si poteva evitare»

Bimba investita e uccisa da un auto La rabbia della Muratella: «La tragedia di Giulia si poteva evitare»
di Luca Lippera
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Martedì 1 Aprile 2014, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 08:43

Provvederemo: state sicuri. Garantito!. Il Comune di Fiumicino, di fronte all’insistenza degli abitanti di via della Muratella 1665, la strada dove ieri una bambina romena di quattro anni stata falciata e uccisa da un’auto in corsa, aveva preso un impegno “politico” di quelli solenni: i dossi artificiali per rallentare le auto sulla strada alle porte di Torrimpietra sarebbero arrivati di sicuro.

Bastava avere pazienza: certe promesse si mantengono. «Noi - dicono i vicini di casa di Constantinu e Florentina Timofte, i genitori della vittima - eravamo sicuri al cento per cento che prima o poi ci sarebbe scappato il morto - e così abbiamo raccolto le firme e abbiamo pure interessato la pro-loco di zona. Siamo arrivati fino al sindaco, Esterino Montino, e ci è stato assicurato che la cosa ormai era decisa. Era Natale. Eccoci qua: una ragazzina con tutta la vita davanti non c’è più. Dovrebbero vergognarsi come cani e dimettersi da tutto».

LA VELOCITA'

Il tratto di via della Muratella in cui è avvenuta la disgrazia è nell’entroterra di Fiumicino. Siamo a circa quindici chilometri dalla periferia nord-ovest di Roma in una zona in cui la campagna è punteggiata da rari abitati. La piccola Giulia, quattro anni, è stata travolta e uccisa davanti casa da una Mercedes in un tratto di strada dove c’è il limite di cinquanta all’ora. La macchina, guidata da un altro romeno, secondo i primi rilievi dei vigili urbani, andava a velocità sostenuta. Il guidatore, un uomo di trentasette anni, si è fermato: tra il punto dell’arresto e quello del primo impatto ci sono almeno una trentina di metri.

«Ma la vera vergogna di questa storia - dicono i vicini dei Timofte, lui muratore disoccupato, lei cameriera in un ristorante della zona - è che il Comune per mesi ci ha preso per i fondelli. Abbiamo raccolto per ben due volte le firme e le abbiamo fatte avere al sindaco Montino. Gli abbiamo scritto chiaro e tondo: questo tratto di via della Muratella è pericolosissimo. È stretto. Le macchine corrono. Guardate che qui ci scappa di sicuro il morto mentre qualcuno attraversa la strada. Loro ci hanno promesso e ripromesso che avrebbero messo le strisce pedonali in rilievo che costringono le auto a rallentare. A Natale ci siamo rifatti vivi. State tranquilli, hanno ripetuto, i dossi arrivano. Adesso arriveranno di sicuro. Ma nel frattempo una povera anima di ragazzina non c’è più».

LA MADRE DISPERATA

Mamma Florentina, arrivata in Italia dalla zona di Petra Neamt, nel nord-est della Romania, è annichilita dal dolore ma trova la forza di dire qualche parola. «Ho letto su internet che non siamo stati attenti - dice - ma non è vero. È che quel tipo con la Mercedes è passato veloce come un pazzo. Giulia era prudente. Io ero dall’altra parte della strada. “Mamma, mamma”, mi ha detto, “vengo da sola: ormai sono grande”. Ha fatto un passo: in quel momento è piombata la macchina, Dio mio!». Tre metri prima del punto dell’impatto c’è un attraversamento pedonale. Le strisce, ormai quasi invisibili, sono vecchie di anni. Anche quelle, ovviamente, dipendono dal Comune di Fiumicino. Lo stesso della promessa. «I dossi? Tranquillii».

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