Roma, la Raggi fa il pieno in tredici municipi: crollo di Forza Italia `

Roma, la Raggi fa il pieno in tredici municipi: crollo di Forza Italia `
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 7 Giugno 2016, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 16:35

«Tutti insieme: We all live in a yellow submarine», twitta Daniele Frongia, consigliere grillino uscente e braccio destro di Virginia Raggi. Il «sottomarino giallo» sarebbe la mappa dei municipi di Roma, che alle comunali di domenica si è tinta (quasi) integralmente di giallo: 13 su 15. Fanno eccezione solo i due distretti più centrali, il I e il II municipio, le roccaforti storiche della sinistra romana che Giachetti è riuscito a preservare dallo tsunami grillino. Il voto comunale dice che il M5S triplica i voti rispetto al 2013 (dal 12,8 al 35,3%), diventa la prima forza della Capitale e doppia il Pd, che invece precipita dal 26,2% delle scorse comunali al 17,2%. Forza Italia, in campo con Marchini, raccoglie quasi gli stessi voti di Fassina: 4,2%. E dire che tre anni fa l'ex Pdl, già scisso da Fratelli d'Italia, aveva il 19%. Voti dimezzati per la Sinistra (dal 6,2% che aveva Sel al 3,9) e per la lista civica collegata al Pd (con Marino aveva il 7,4%, con Giachetti scende al 4%).
Boom di Fratelli d'Italia, effetto Meloni, che dal 5,9% passa al 12,2%, mentre la Lega di Salvini è al 2,7%.Ma c'è un'altra mappa, quella del voto per le elezioni municipali, che racconta una città diversa. Dove i municipi che si colorano di rosso sono quasi il doppio di quelli gialli: 9 contro 5, per il Pd. Un quadro decisamente meno beatlesiano.Ecco allora che dalle urne di domenica sembrano uscite schede diverse: quelle blu (per l'elezione del sindaco) che raccontano una città a trazione grillina. E quelle rosa (per scegliere i presidenti di municipio) dove invece il Pd è in vantaggio. Un voto disgiunto, con la coalizione di centrosinistra che al Comune, con Giachetti, in tanti territori perde anche 5-6 punti percentuali rispetto a quanto raccolto, negli stessi seggi, dal candidato in corsa per il municipio. Qualche esempio? In Centro storico Giachetti ottiene il suo miglior risultato con il 34,2%; ma Sabrina Alfonsi, minisindaco uscente, sfiora il 39%. In VII, il renziano prende il 25,4%, mentre il centrosinistra municipale prende il 30,1%. Divario ampio anche in XI (31,4% in municipio contro il 24% in Comune), in XIV (28,5% rispetto al 23,3%) e in XV (28,5% contro il 24,3%). Al Comune, il candidato Pd prende sempre meno voti rispetto alle schede dei municipi. Unica eccezione, l'VIII distretto.E non sembra un caso che lo stesso divario, ma all'incontrario, si rifletta nel voto per i 5 stelle, che nei municipi sono quasi ovunque più bassi rispetto al Comune. Come se gli elettori di centrosinistra, nella scheda per il Campidoglio, avessero voluto mandare un messaggio di rottura, mantenendo invece la preferenza tradizionale nelle schede dei municipi.
 
I PENTASTELLATI
La Raggi ottiene il risultato più forte a Ostia, il distretto commissariato per mafia, con il 43,6%. Nel distretto del Mare, Pd e liste collegate hanno i voti più che dimezzati: 19%. Raggi sopra il 40% anche nel VI municipio, dove il Pd falcidiato dalle faide interne crolla all'11%. Exploit della grillina anche al Tiburtino-Ponte Mammolo (IV) con il 37,8%, al V (Prenestino-Pigneto) e al IX (Eur) con il 37,2%. Numeri molto più alti di quelli ottenuti, in questi stessi territori, dai grillini in corsa come presidenti di municipio: nel VI il M5S è molto sotto al 40% (al 33,7%), anche nel IV i pentastellati scendono al 31% (ma restano davanti al Pd); nel V dal 37 passano al 29,5%, calo simile anche all'Eur.L