Così la movida selvaggia di Trastevere è sotto scacco: arresti e 250mila euro di multe ai locali

Così la movida selvaggia di Trastevere è sotto scacco: arresti e 250mila euro di multe ai locali
di Marco Pasqua
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Domenica 16 Settembre 2018, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Se è vero che la movida molesta, quella dell'alcol e delle droghe consumate (e vendute) senza freni, colpisce indistintamente il Centro storico così come molti punti nevralgici delle periferie, è a Trastevere che, negli scorsi mesi, si è combattuta una battaglia campale. Tra chi ha difeso la legalità (e il diritto dei residenti di non dover dribblare in strada spacciatori e ubriachi e, soprattutto, di poter dormire nelle ore notturne) e chi continua a pretendere di poter violare sistematicamente le leggi. E il bilancio di questo scontro che non potrà mai dirsi finale, sembra virare in favore delle attività di prevenzione e contrasto messe in campo dai carabinieri. Almeno dal punto di vista numerico. I dati, infatti, sono eloquenti: dal 1° giugno al 14 settembre, sono state elevate oltre 250mila euro di multe; 39 arresti, 27 persone denunciate, 298 multate per il mancato rispetto dell'ordinanza anti-alcol e oltre 60 esercizi commerciali sanzionati per le violazioni più disparate, da quelle relative alla conservazione dei cibi all'occupazione di suolo pubblico, fino alla mancata esposizione dei prezzi e alla vendita abusiva di generi alimentari.
 



IL CASO SAN CALISTO
Un'estate infuocata, nel rione caro al Belli, in cui una delle misure più eclatanti, per molti un provvedimento-simbolo anti-degrado, è stata la chiusura del Bar San Calisto, per tre giorni, alla fine di giugno (con una multa da 24.920 euro): il casus belli fu un rave illegale, organizzato da un gruppo di adolescenti in cerca di visibilità social, nella notte fra il 3 e il 4 giugno, proprio in piazza San Calisto, da sempre luogo di ritrovo di spacciatori e consumatori abituali di droghe. In seguito a quella notte di inferno vissuta dai residenti (che bombardarono di chiamate il 112), i militari di Trastevere hanno rafforzato ulteriormente il dispositivo previsto nel quartiere. Aumentando, ad esempio, i presidi fissi: non solo a piazza Trilussa e a Santa Maria in Trastevere, ma anche nella stessa San Calisto, crocevia di orde, anche di minorenni, in cerca di cocaina e marijuana (per l'hashish, invece, è Ponte Sisto il punto di riferimento). Una presenza, quella dei militari, che ha costretto gli spacciatori a spostarsi nella vicina via San Francesco a Ripa. Ma dove pure hanno trovato i carabinieri in borghese, che hanno continuato a dar loro filo da torcere. Fra i 39 arrestati ci sono soprattutto spacciatori e scippatori. I primi, quasi tutti noti alle forze dell'ordine, dai 18 ai 50 anni di età; i secondi, senza fissa dimora che di giorno chiedono l'elemosina e, poi, quando si rendono conto di non aver racimolato abbastanza, prendono di mira i turisti e le loro borse. Come quell'americana, compagna di un agente dell'Fbi, che, pochi giorni fa, appena arrivata a Roma, si è vista sfilare dalla borsa il portafogli con 400 euro (in questo caso, i borseggiatori, due rom, sono stati pizzicati sul tram 8 da alcunimilitari in borghese).

LOCALI FUORILEGGE
Ma è lungo anche l'elenco di quei negozi che hanno continuato a voler sfidare le leggi del commercio, nonostante la presenza di carabinieri (e altre forze dell'ordine). Otto locali ad esempio - sono stati sanzionati per aver somministrato alimenti e bevande senza le autorizzazioni del caso; 25 ristoranti e bar avevano deciso di occupare arbitrariamente il marciapiedi con tavolini e sedie (senza aver mai pagato la tassa di occupazione di suolo pubblico); un locale presentava carenze igieniche all'interno della cucina.
E nel mirino sono finiti anche i cosiddetti fracassoni: sei di loro sono stati multati per 4000 euro (i più, alla vista dei carabinieri, tendono a darsi alla fuga). Oltre seimila le persone identificate, di cui 560 pregiudicati; 4064 le macchine fermate nel corso dei posti di blocco. Un'attività che è destinata a proseguire, anche con la fine dell'estate, perché tutti lo sanno, residenti e consumatori di droghe lo spaccio non conosce stagioni, e ogni notte è buona per fare affari.

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