Monti, 29enne pestato dal branco:
è gravissimo. Arrestati due giovani

Alberto Bonanni in concerto
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Mercoledì 29 Giugno 2011, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:28
ROMA - Un giovane musicista romano di 29 anni aggredito brutalmente con calci e pugni in via dei Serpenti, nella notte tra sabato e domenica, e infine colpito alla testa con un casco, si trova in gravissime condizioni all'ospedale San Giovanni. La notizia della sua morte, ora smentita, era stata diffusa questa mattina dai vigili urbani. Negli atti di arresto di due giovani 21enni responsabili dell'aggressione si fa riferimento esplicito alla morte del musicista, tanto che l'accusa era quella di omicidio. La notizia della morte era stata confermata anche in un incontro dei giornalisti in questura con gli agenti del commissariato Esquilino.



Tutto è cominciato intorno alle 2 in via Leonina, dove quattro amici avevano appena finito di suonare al The Sailors. Un uomo si è affacciato al balcone, impugnando un bastone e urlando: «La dovete finire, qui non si può più dormire, è un’indecenza». L'uomo ha discusso a lungo con le persone in strada, ed è anche sceso per intimare ai giovani di smetterla ma è stato accolto da cori di scherno. Il gruppo si è spostato in via dei Serpenti, nei pressi di Madonna dei Monti. All'improvviso sono arrivati correndo alcuni giovani che hanno aggredito, senza motivo, il gruppo nel quale si trovava anche Bonanni, accanendosi in particolare contro di lui, caduto a terra, colpendolo più volte con calci e pugni alla testa, anche con un casco.



Una testimone racconta l'aggressione: «Alcuni ragazzi stavano litigando con un signore affacciato al secondo piano. È un tipo strano che abita a Monti da trent'anni. Si stava lamentando del casino e delle grida. Erano le due di notte. Poi ad un certo punto è sceso con un bastone in mano e ha incominciato a sbatterlo su un cassonetto forse per spaventare i ragazzi. Alcune persone sono corse nella piazzetta lì dietro gridando “Massimo sta facendo a botte. Correte”. All'improvviso sono arrivati due ragazzi che hanno tirato qualche schiaffo e pugni al gruppo. Subito dopo è arrivato correndo un altro ragazzo. Questo ha tirato il casco sul volto del giovane colpendolo alla tempia ed è scappato per via della Madonna in Monti. È durato tutto qualche minuto. Il ragazzo colpito era grosso, e dopo il colpo con il casco è svenuto cadendo per terra. C'erano attorno una quarantina di persone a guardare la lite e nessuno ha mosso un dito».



Alberto Bonanni, residente in via Calpurnio Fiamma, al Tuscolano, è rimasto esanime a terra, mentre gli aggressori si dileguavano e sul posto intervenivano i vigili urbani e gli agenti del commissariato Esquilino. Il giovane colpito è stato trasportato in gravissime condizioni al San Giovanni, per fratture multiple alla mandibola, il setto nasale rotto, contusioni alle tempie e un edema cerebrale, oltre a escoriazioni sul volto causate dai calci degli aggressori.



Nel rione Monti, uno dei luoghi della movida romana, dove più di una volta le forze dell’ordine sono intervenute per sedare risse e liti, è scattata la caccia agli aggressori. Ieri sera sono stati presi due della banda di picchiatori, 21enni frequentatori della zona: si tratta di Cristian Perozzi, precedenti per spaccio e Carmine D'Alise, nato ad Acerra. Alcuni testimoni li avevano riconosciuti anche se non ne conoscevano i nomi. Vigili e polizia hanno interrogato i ragazzi che frequentano la zona e i nomi dei baristi sono saltati fuori.



«Lo abbiamo fatto per legittima difesa - hanno detto i due fermati - sono stati gli altri ad alzare le mani per primi». Ma la loro versione non corrisponde al racconto dei testimoni, e ora sono scattate le ricerche degli altri due componenti della banda.



Gli aggressori sono stati rintracciati anche grazie a Facebook. Attraverso alcune testimonianze e grazie al nome di battesimo di uno degli aggressori, gli agenti hanno utilizzato Facebook per arrivare agli assassini. «Voglio complimentarmi con gli agenti del I gruppo, guidati da Stefano Napoli», ha detto il comandante della Municipale di Roma, Angelo Giuliani.



«Una serata fantastica trasformata in una tragedia -dicono i titolari del The Saylor's- Non era la prima volta che venivano a suonare qui. Sono i ragazzi che frequentano il collegio di musica Saint Louis che sta in zona. Ragazzi tranquilli che non hanno mai dato fastidio. Si erano alternati sul palco, scambiandosi strumenti e suonando dal rock al blues. Ci siamo divertiti tantissimo. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Abbiamo sentito che un signore qui fuori si stava lamentando dalla finestrama non ci saremmo aspettati che andasse a finire così. Poi, tra l'altro, non stavano mica facendo casino. Stavano solo chiacchierando. Ma a quell'ora anche qualche parola può sembrare chissà che».



Ciardi: hanno precedenti penali. «Le capacità investigative della Polizia di Roma Capitale, congiuntamente a quelle della Questura di Roma, si sono rivelate fondamentali per assicurare alla giustizia gli autori della vergognosa aggressione avvenuta il 26 giugno scorso a Rione Monti ai danni di un giovane ragazzo, che purtroppo oggi è venuto a mancare (la dichiarazione è stata fatta prima che venisse smentito il decesso, ndr). È inaccettabile si possa sprigionare tanta aggressività, ancor più se per futili motivi, così come sono inaccettabili le drammatiche conseguenze di questo atto scellerato - dice il delegato alla Sicurezza di Roma Capitale, Giorgio Ciardi - Alla famiglia della vittima e ai suoi cari va il cordoglio e tutto l'affetto dell'amministrazione capitolina per quanto accaduto. Ci auguriamo che la giustizia possa fare il suo corso, con condanne esemplari a coloro che si sono macchiati di questo insulso delitto, che risultano agli atti avere già precedenti penali».



Il Campidoglio parte civile contro gli aggressori. «Questo gravissimo atto di violenza deve trovare una risposta ferma da parte delle Istituzioni. Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà ai familiari della vittima annuncio che l'amministrazione di Roma Capitale si costituirà parte civile contro gli aggressori di Alberto Bonanni - dichiara il sindaco di Roma Gianni Alemanno - Un ringraziamento agli uomini della polizia di Roma capitale e alla Questura, che hanno assicurato alla giustizia due degli aggressori e un pressante invito a tutti gli ordini inquirenti affinchè anche gli altri aggressori vengano al più presto individuati ed arrestati».



«Roma non è una città insicura, basta guardare il numero dei reati che cala e fare un confronto con le altre capitali», ha poi proseguito il sindaco. «C'è una cultura della violenza - ha aggiunto - che esiste in tutte le grandi metropoliti e che è un grande problema, ma accusare su questo la nostra città e metterla sul banco degli imputati con la nostra nostra amministrazione, è una cosa fuor d'opera». «Noi siamo molto vicini alla famiglia - ha sottolineato - e al ragazzo aggredito, lo dimostreremo in tutti i modi e già il fatto che nel giro di 24 ore siano stati assicurati alla giustizia due degli aggressori, dimostra che l'impegno è fortissimo dal punto di vista della sicurezza. E nessuno lo può mettere in discussione».



«Alemanno dovrebbe vergognarsi. Fu lui il primo a strumentalizzare in campagna elettorale episodi di violenza che avvennero a Roma nel 2008. Con quelle becere e squallide strumentalizzazioni vinse le elezioni, promettendo una città più sicura e senza degrado», ha replicato in una nota il segretario del Pd Roma Marco Miccoli. «È ora sotto gli occhi di tutti che Roma - aggiunge - sembra il Far West con quotidiani fatti di violenza. Non si arrampichi sugli specchi e non se la prenda con gli altri. È sempre più il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto».



«Una città non governata da nessuno e nel totale degrado», ha detto ancora Miccoli, che ha aggiunto: «Schiamazzi notturni e cittadini che si vogliono fare giustizia da soli. Assistiamo ogni giorno al ripetersi di episodi di una violenza che Roma non aveva mai vissuto prima. La città è in balia di sè stessa. Alemanno si scusi con i cittadini romani per non aver mantenuto le tante promesse sulla sicurezza fatte nella sua campagna elettorale».


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