La professoressa, che lasciò due figli, venne soffocata e poi sfigurata con un manubrio da palestra di cinque chili sferrato più volte sulla testa e sul viso. Una prima perizia aveva riconosciuto la seminfermità del bancario per cui la procura aveva chiesto una pena di 12 anni; poi in seguito a una nuova perizia disposta dal gip Elvira Tamburelli, che invece riconosceva la capacità di intendere e di volere al momento del fatto nonostante la bipolarità dell’imputato, il pm Pantaleo Polifemo aveva chiesto 30 anni di carcere. Carrieri, che attraversava anche problemi di lavoro per un imminente trasferimento, temeva di essere lasciato.
L’omicidio ha spinto le colleghe e le amiche della vittima a fare una campagna contro il femminicidio. “Non bisognerebbe mai riconoscere premi di rito, tipo l’abbreviato in questi casi”.
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